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Col Etsely – Fenis (AO)
Quota | 2816 |
Dislivello | 1338 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 2, 5, 102, 4A, 4 |
Tempo | 3h45′ (Col Etsely), 7h00′ (anello) |
Il Col Etsely si trova nell’alto vallone di Clavalité, nel comune di Fenis, e mette in comunicazione quest’ultimo con il vallone laterale di Savoney; il suo raggiungimento permette di effettuare un bel giro ad anello, effettuabile in entrambi i sensi, con un importante dislivello spalmato su una distanza di oltre20 km equamente divisa tra salita e discesa. La prima parte dell’escursione si svolge, in questo caso, su una lunga sterrata che termina ad una quota di2400 m; successivamente inizia il sentiero, a tratti inerbito, dove bisogna seguire le frecce gialle. In discesa il sentiero, sempre evidente, passa dal bel lago Margheron per arrivare, più in basso, all’ampio pascolo dell’alpe Savoney. Da questo, entrati in un rado bosco, si ritorna al fondovalle ritrovando il percorso di salita.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Nus-Fenis. Si segue l’indicazione per Fenis, si passa sotto il bel castello e si attraversa l’abitato dove, in località Miserégne, si svolta a destra seguendo il cartello per Clavalité e percorrendo la strada asfaltata sino a Lovignanaz (1169 m); da qui si prosegue ancora per qualche chilometro sino ad un ampio slargo con un cartello di divieto di transito dove si lascia l’auto (1523 m).
Descrizione
Ci si incammina sulla sterrata che in pochi minuti arriva ad una discesa che immette nel bel vallone di Clavalité. Rimanendo sempre sulla sterrata, si costeggia il laghetto percorrendo il vallone per tutta la sua lunghezza; stando sempre alla sinistra, destra orografica, del torrente omonomo si passano due bivi e numerose belle baite ristrutturate si entra ancora in una zona boschiva dove, al suo inizio, si trovano alcune paline segnaletiche in prossimità di un evidente bivio (1555 m). Ignorata la deviazione a sinistra, si prosegue in direzione di Grand Alpe; attraversato il ponte, si continua sulla larga poderale superando una baita dopo la quale, in un piccolo slargo erboso, si piega a sinistra entrando di nuovo nel bosco. Qui si sale su una mulattiera che, con una pendenza più accentuata, confluisce di nuovo con la poderale che si era lasciata al bivio precedente. Camminando sulla comoda sterrata si esce dal bosco, si attraversa il torrente su di un ponte e si prosegue sul fondovalle ignorando un sentiero che si alza alla destra (1847 m). Si continua quindi sempre sulla sterrata sino ad incontrare un altro bivio della strada e, abbandonata quella di destra che conduce a Grand Alpe, si tiene la sinistra passando di fianco all’alpeggio di Etseley dessous (2073 m); in pochi minuti, transitando poco sotto il bivacco Borroz, si trova un successivo bivio al quale si prosegue sulla poderale che attraversa il torrente alla sinistra (2130 m). Con percorso panoramico si sale con pendenza costante si entra in un ampio vallone erboso arrivando al termine della sterrata dove si trova la baita del Tramouail dell’Echellier (2408 m); qui si sale, con poca pendenza, alla destra della baita entrando in un ampio vallone su sentiero un po’ inerbito dove si seguono le frecce gialle. Raggiunta un dorsale erbosa, la si risale alla sinistra trovando ometti e pietre con frecce di vernice che ci fanno avvicinare ad una piccola pietraia. La si percorre seguendo i segni di vernice che ci fanno raggiungere un bivio segnalato dalla paline (2840 m); deviando a sinistra si continua per poche minuti raggiungendo così il Col Etsely (2812 m). Da questo si scende dalla parte opposta su alcuni stretti tornanti con fondo pietroso che, nella parte bassa, ci fanno raggiungere un pendio erboso; il sentiero, piegando decisamente a sinistra, passa sulla fiancata erbosa sopra una morena dalla quale si scende decisamente verso il sottostante lago Margheron. Costeggiandolo alla sinistra, si attraversa poi il largo estuario (2373 m) ed il successivo pianoro salendo poi brevemente alla piccola morena erbosa di fronte. Alla sua sommità, incrociato un sentiero, si prosegue a sinistra scendendo tra vallette erbose e ruscelli sino ad arrivare in vista dell’ampio pascolo di Savoney; attraversato più in basso il torrente su un ponticello ligneo (palina), si tiene la destra mettendo piede in breve sull’ampio pianoro dove si trovano le baite di Savoney (2120 m). Attraversato il pascolo, si scende di poco sulla sinistra orografica entrando poi nel rado bosco di conifere e ontanelli; il sentiero scende lungamente tra la vegetazione arrivando ad un ponte che si attraversa passando così sul versante opposto, subito dopo il quale, si trova un bivio dove si ignora la deviazione a destra (1756 m). Da questo, passata la vicina baita di Orgére, si giunge in breve alla sottostante Bayette du Milieu (1669 m); qui il sentiero diviene una comoda mulattiera erbosa che in breve conduce ad una sterrata che, scesa verso destra, raggiunge il bivio a quota1555 incontrato all’andata.
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