Punta Gerlach – Bionaz (AO)

6 agosto 2021 at 17:53

giancarlo

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Quota 3006
Dislivello 1009
Difficoltà F+
Segnavia 7 (fino al Lac Mort)

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

La PuntaGerlach è l’ultima punta sulla destra della corona rocciosa che cinge il bacino del Lac Mort, nell’alta Valpelline, sopra il lago di Place Moulin. Il suo avvicinamento si svolge in gran parte su sentiero sino al Lac Mort (2843 m) dal quale, attraversata una pietraia, ci si porta sotto il pendio di rocce sottostante la dorsale rocciosa; qui non c’è un percorso obbligato e, cercando di seguire alcuni ometti, si raggiunge un colletto sulla cresta.  Da questa, percorsa una cengia in leggera discesa, si prosegue su terreno infido ed esposto su pietre mobili e terriccio alzandosi verso la cima sormontata da un ometto. La gita può certamente essere propedeutica per chi vuole iniziare a muoversi su terreni impervi con alcuni passaggi esposti ed aerei. Il panorama è eccezionale sia sulle vette circostanti , Dent d’Herèns, Chateau des Dames e Luseney, sia su quelle più lontane, Gran Paradiso, Grivola ed anche uno scorcio sul gruppo del Monte Rosa.

Avvicinamento

Si esce dall’autostrada A-5 ad Aosta, si seguono le indicazioni per il tunnel del Gran San Bernardo e, poco dopo l’uscita della seconda lunga galleria si svolta a sinistra per Valpelline. Giunti al capoluogo si prosegue per Bionaz e la diga di Place Moulin dove si può parcheggiare l’auto nei comodi piazzali.

Descrizione

Lasciata l’auto ci si incammina sulla strada asfaltata che si diparte alla sinistra del parcheggio coperto salendo con ampi tornanti dove si ignora un bivio (2082 m) dopo il quale si giunge all’imbocco di una galleria (2107 m); subito a destra di quest’ultima parte il sentiero che, salendo con numerose svolte, guadagna rapidamente quota attraversando numerosi paravalanghe e costeggiando saltuariamente una monorotaia di servizio per un alpeggio. Dopo questo primo tratto con molti tornanti, si giunge all’alpeggio diroccato di Meà (2318 m) che si lascia sulla sinistra per proseguire sul sentiero dove, per un breve tratto, si costeggia la monorotaia; arrivati ad un bivio (2365 m) si prosegue diritto e poco dopo, salendo per una balza rocciosa da cui scende un piccolo ruscello, si raggiunge in breve l’alpeggio di Les Seytives damon (2454 m) anch’esso diroccato. Girando sulla sinistra e passando in mezzo ad esso, si supera un basso costone dopo di che si attraversa un ruscello e, salendo ora dolcemente, si perviene ad un bivio (2559 m) dove, deviando a destra, si arriva al soprastante alpeggio di Plan Vauon (2579 m). Lasciatolo alla destra, si sale un pendio di erba e pietre dopo di che ci si sposta alla destra per attraversare una piccola pietraia e dirigersi verso un’evidente cascata; qui si trova l’estuario del Lac Long (2722 m) dal quale si costeggia il lago sulla sinistra passando diritto ad un vicino bivio; raggiunta l’opposta estremità del bacino lo si contorna verso destra superando una pietraia per salire poi il pendio su terreno prevalentemente sassoso. Il sentiero si dirige verso alcune basse balze rocciose che si aggirano a sinistra e percorre una grande pietraia entrando in un grande vallone morenico sulla destra del quale si trova il Lac Mort (2855 m); senza raggiungerlo, si deve puntare al grande ometto che si trova poco prima del bacino e, da questo, si prosegue senza guadagnare eccessivamente quota sulla pietraia. Raggiunte le prime balze rocciose, le si risalgono tenendosi prevalentemente sulla destra seguendo qualche ometto. Tenendo sempre questa direzione, si sale su terreno un po’ infido con pietre mobili e terriccio; puntando alla cresta, la si raggiunge e con un breve passaggio aereo si scende di pochi metri raggiungendo un colletto. Da questo si segue una evidente cengia, ed alcuni ometti, che in leggera discesa porta alla base di un canale di rocce rotte; lo si risale stando attenti alle pietre mobili dopo di che, raggiunto un ometto, si piega a destra traversando su piccole cenge esposte una paretina. Si sale ora, seguendo sempre qualche ometto, verso un piccolo torrione che ci porta sulla cresta appena sotto la cuspide sommitale; questa la si raggiunge aggirandola sulla destra e salendo gli ultimi metri su pietre rotte.

 

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