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Colle nord delle Cime Bianche – Champoluc (AO)
Quota | 2965 |
Dislivello | 1325 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 6, TMR |
Tempo | 3h45′ |
Il Colle nord delle Cime Bianche si trova alla testata dell’omonimo vallone separando l’alta Val d’Ayas con l’alto vallone di Cervinia. L’escursione, lunga oltre20 km, consente di risalire un incontaminato vallone dove si alternano brevi tratti di ripida salita con lunghi tratti riposanti dove si può godere dell’amenità dell’ambiente; non vi sono difficoltà ma bisogna considerare che ad inizio stagione o in fase di forte disgelo l’attraversamento di alcuni torrenti può essere difficoltosa. Dal colle si ammirano il vicino Cervino e la Dentd’Herens e, sulla dorsale di sinistra, la Gran Sommetta il Bec Carré, la Roisetta e il Gran Tournalin. E’ sicuramente stridente la vista degli impianti e delle piste dopo aver risalito un bucolico ed incontaminato vallone.
Avvicinamento
All’uscita del casello autostradale A-5 di Verres si seguono le indicazioni per la Vald’Ayas e Champoluc. Qui giunti si attraversa il paese e si prosegue per qualche chilometro in direzione di Saint-Jacques, dove conviene lasciare l’auto nello slargo un centinaio di metri prima del villaggio (nel parcheggio della piazzetta attualmente la sosta è regolata da disco orario).
Descrizione
Raggiunta la piazzetta si sale per un breve tratto sulla strada asfaltata dove si incontrano le paline segnaletiche che ci fanno proseguire sino al suo termine; arrivati ad un ponticello, lo si attraversa e subito a destra inizia il percorso sul sentiero. Si prosegue sulla larga mulattiera che sale parallela fino ad un bivio appena sotto il villaggio di Fiéry (1878 m). Si passa davanti alla chiesetta, si svolta a destra passando tra quest’ultima e l’antico Hôtel Bellevue. Poco oltre si trova un secondo bivio: trascurata la diramazione di destra per il Lago Blu, si segue quella di sinistra che attraversa un boschetto di larici e supera un torrente (indicazione per “GSW”). Si sale ora trasversalmente a tornanti sul costone a sinistra per giungere ad un pianetto erboso dove si trova su di un masso una diramazione del sentiero (2098 m); seguendo la freccia che indica di proseguire diritto pasiamo alla destra dei ruderi di un alpeggio dove il sentiero, deviando a destra, raggiunge l’alpe Aventine (2189 m) e saliamo ora più ripidamente per l’erto costone di destra. Il sentiero prosegue con qualche gradino roccioso per immettersi poi nell’ampio vallone. Tra piccoli dossi e pianori si raggiunge un bivio segnalato dalle paline (2323 m) al quale, anche qui, si prosegue diritto; senza guadagnare eccessivamente quota si costeggia un torrentello e si passa alla sinistra di una torbiera fino ad arrivare all’alpeggio di Masé (2401 m). Qui il sentiero devia a sinistra, per risalire il ripido pendio erboso entrando poi in un canalino e, nuovamente tra vallettine e pianori, arriva ad un torrente di maggiore portata che si attraversa avvicinandosi ad un altro pendio erboso che si risale con un ampio tornante. Alla sua sommità si attraversa il torrente continuando sul sentiero che, in lieve pendenza, si addentra nell’ampio vallone arrivando ad un grosso ometto; lasciatolo a sinistra si arriva in breve al Gran Lac (2791 m), che in realtà è composto da due bacini. Si attraversa ora il suo estuario per salire l’erto pendio dove poi, diminuendo di pendenza, si compie un traverso al termine del quale si arriva agli ometti del colle.
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