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Col des Ceingles, Col St. Rhémy (anello) – St. Rhémy en Bosses (AO)
Quota | 2795 |
Dislivello | 987 |
Difficoltà | E |
Segnavia | s.n., AV1, 12A,12C |
Tempo | 4h00′ (giro completo) |
Il Col des Ceingles si trova in un vallone secondario a nord della Comba di Merdeux separandola dalla Comba di Thoules e divise dalla Cresta di Ceingles. L’escursione ad anello, che tranquillamente può essere percorsa nei due sensi, in questo caso passa dal rifugio Frassati dal quale si attraversa un solitario ambiente di alta montagna per raggiungere dapprima il Col des Ceingles ed in seguito, attraversando sempre begli ambienti, il Col St. Rhémy; fin qui i sentieri sono sempre evidenti ma da questo colle il sentiero è praticamente tutto inerbito e si devono seguire sulle pietre le frecce gialle, molte delle quali sbiadite, che portano alla poderale. Proprio per queste caratteristiche si sconsiglia la percorrenza di questo ultimo tratto con nebbia o nuvole basse.
Avvicinamento
Si percorre la A-5Torino-Aostae si esce alla barriera di Aosta est proseguendo per il traforo del Gran San Bernardo; giunti a St. Rhémy en Bosses si entra nel comune e si seguono le indicazioni per Arp de Jeux. Giunti alla località si lascia l’auto nel grande slargo antistante i cartelli di divieto di transito.
Descrizione
Dallo slargo si imbocca la poderale che passa al di sopra del ristorante che aggira un costone boschivo e, dopo un breve tratto in leggera discesa, entra nel vallone di Merdeux. Ignorando un paio di stradine che scendono alla sinistra, la si percorre per un lungo tratto sino al suo termine alla Tsa de Merdeux (2369 m); qui, alla sinistra dell’alpeggio, inizia il sentiero che taglia un pendio erboso dove si attraversa un torrente iniziando poi a risalire con alcuni tornanti il pendio di fronte. Si arriva così ad un bivio segnalato dalla paline (2495 m) dove si rimane sul sentiero di destra che in pochi minuti conduce al rifugio Frassati (2545 m). Non volendo raggiungerlo, si tiene la destra al bivio poco sotto di esso passando alla destra del laghetto per proseguire sul sentiero; questo, in leggera discesa, compie un lungo traverso raggiungendo una marcata dorsale erbosa dove si devia decisamente a sinistra per risalirla. La si risale dapprima direttamente e successivamente, con qualche tornante, si arriva ad una zona di dossi erbosi dove la pendenza diminuisce sensibilmente; raggiunta una pietraia, ci si porta nei pressi dell’alveo di un torrente che si risale per un tratto, su terreno pietroso, senza attraversarlo. Più sopra lo si attraversa avvicinandosi alla sinistra di un grosso promontorio dove si ritrova il sentiero su terreno erboso; attraversata più sopra una zona franosa, si sale con un traverso ad un basso dosso erboso dal quale, con un tratto pianeggiante, ci si avvicina al breve pendio di terriccio che, più faticosamente, porta al Col des Ceingles (2804 m). Dal valico si scende dalla parte opposta con stretti tornanti su terriccio ripido portandosi poi, su terreno più comodo, sotto le pendici franose di una grande morena; si continua in leggera discesa passando sotto le zone franose della montagna al termine delle quali si arriva nei pressi del col St. Rhémy che si raggiunge dopo un breve risalita (2558 m). Qui si devia a destra percorrendo per pochi metri una breve dorsale dopo la quale si scende a destra su sentiero inerbito dove si devono individuare le frecce gialle, un po’ sbiadite, sulle pietre; perdendo quota, ci si avvicina ad un piccolo promontorio erboso dove, rimanendone alla sinistra, si scende per un ripido canale di pietre. Sempre seguendo le frecce gialle, si piega gradatamente alla destra attraversando una vecchia mulattiera inerbita dopo la quale, tenendo sempre la destra, si arriva nei pressi del torrente; senza raggiungerlo, si scende poi più decisamente verso la presa d’acqua sottostante e, da questa, in breve al tornante della poderale passato all’andata (2117 m) chiudendo così l’anello.
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