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Col de Vamea – Oyace (AO)
Quota | 2591 |
Dislivello | 1322 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 5, AV1 |
Tempo | 3h45′ |
Il Col de Vamea mette in comunicazione gli alti valloni di Verdona, a ovest, e di Vessona, a est, nel territorio di Oyace in Valpelline ed è situato tra l’omonima punta ed il Mont Gran Couta. Il sentiero, nella prima parte, si alza in un bel bosco all’uscita del quale si attraversa un pascolo per poi risalire un alto gradino roccioso; sopra questo si abbandona l’alta via e si percorre una traccia ben segnata che conduce all’ampia insellatura. Il panorama è ampio sul versate di salita con la vista del Mont Faroma ed il vicino Col Vessona mentre dal versante opposto, nel vallone di Verdona, si ha in primo pianola Becca Morion.
Avvicinamento
Si percorre la A-5Torino-Aostauscendo alla barriera di Aosta est e, proseguendo per il Traforo del Gran San Bernardo, si oltrepassano le due gallerie; all’uscita della seconda, si devia a destra seguendo le indicazioni per Valpelline e Oyace. Da qui, in corrispondenza della frazione Grenier, si seguono le indicazioni perla Cappella della Madonna della neve arrivando alla frazione di Vernosse; oltrepassate le case si continua sulla strada asfaltata fino al suo termine dove si trova un cartello di divieto di transito.
Descrizione
Dal posteggio si ritorna indietro di pochi metri ignorando il primo sentiero che si alza sulla destra per imboccare quello di poco inferiore con le indicazioni per Vessona; si percorre il sentiero che con lievi saliscendi che, in una ventina di minuti, giunge ad un bivio segnalato dalle paline (1352 ) al quale si tiene la destra iniziando la risalita del bosco. Qui si oltrepassa un cancello per il bestiame dopo il quale si passa sopra l’alpeggio di La Clou(1568 m) avvicinandosi ad un canalone che si attraversa sulla sinistra. Poco sopra si incrocia una pista tagliafuoco (1636 m) che si attraversa per arrivare, dopo un traverso nel bosco, ad un successivo e più ampio canalone; attraversato anche questo alla sinistra, il bosco si dirada temporaneamente ed attraversata una larga frana di grossi massi ci si avvicina al torrente attraversandolo su un ponticello di legno. Il sentiero prosegue con poca pendenza arrivando ad un ampio pianoro che si passa rimanendo alla sinistra e dove si trova, dalla parte opposta, l’alpeggio di Arp Vieille. Al termine del pianoro si rientra nel bosco di conifere costeggiando il torrente dove si ignora la deviazione a destra in corrispondenza di un ponte di pietre; giunti ad un altro pascolo antistante un’alta bastionata rocciosa, si tiene la sinistra indirizzandosi verso un grosso masso isolato dove si trova il segnavia in vernice. Salendo sulla fiancata si incrocia una larga pista sterrata (2110 m) non lunga ma dove la pendenza si alza decisamente. Risalito faticosamente il breve tratto, questa spiana e si arriva ad un altro ampio pianoro dove a sinistra si trova l’alpeggio di Arp damon (2200 m); appena superate le baite si trova un bivio segnalato dalle paline al quale si devia a destra attraversando il torrente nel punto migliore. All’inizio si segue una labile traccia che poi, tra la bassa vegetazione, ritorna visibile e segnata da ometti e frecce gialle un po’ sbiadite; giunti ad un largo pascolo si raggiunge un bivio segnalato dalle paline (2286 m) al quale si tiene la sinistra raggiungendo la larga dorsale. Da qui si devia a destra e la si segue su terreno erboso passando poco al di sopra di Plan Balme (2406 m) dove si trova qualche ometto e frecce gialle; il percorso è logico ed evidente sulla dorsale, ed il sentiero si dirige verso un dosso che si rimonta direttamente giungendo in vista del colle che si vede in lontananza. La traccia ora si dirige alla base del pendio finale che si risale da sinistra a destra e con un paio di tornanti più ripidi raggiunge in breve l’ampio colle.
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