Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

Il Truc Buscajun (o Buscajòn) si trova nelle prealpi biellesi e, più precisamente, nella Valle Elvo sopra il comune di Graglia. L’itinerario di salita si svolge per una buona parte su comoda poderale che, da poco oltre il rifugio Pianetti, diviene un sentiero che presenta alcuni tratti con pendenza accentuata ma mai eccessivamente ripido; l’ultimo tratto, dall’alpe Buscajun, si percorre su vaghe tracce con qualche bollo molto sbiadito ed alcuni ometti che indicano la direzione. Dal termine della poderale in poi bisogna prestare attenzione in caso di nebbia o nuvole basse, molto frequenti in queste zone, in quanto il sentiero si può confondere facilmente nei tratti erbosi con altre tracce di pastori o bestiame. Il panorama è molto ampio sulla Valle Elvo con le adiacenti cime come il Monte Mars, il Mucrone ed il Mombarone; di sicuro effetto è sia la vista sulla catena alpina che va dai Breithorn al Monte Rosa e sia lo scorcio sul lontano Monte Bianco che si vede oltre il Colle delle Lace.

Avvicinamento

Si percorre la A-4 Torino-Milano uscendo al casello di Carisio e prendendo la direzione per Biella. Giunti nel capoluogo, si supera il centro commerciale “Gli Orsi” e alla prima rotonda si devia a sinistra seguendo la direzione per Ponderano; usciti dai sottopassi, si seguono le indicazioni per Occhieppo. Arrivati ad Occhieppo superiore si seguono le indicazioni per il santuario di Graglia che si supera e si prosegue sulla strada provinciale arrivando al Colle San Carlo dove si lasci l’auto nel piazzale.

Descrizione

Dal piazzale si imbocca il sentiero che parte di fianco al pannello degli itinerari della zona risalendo il boschetto di betulle sino ad incrociare dapprima una mulattiera e, poco oltre, una poderale (1116 m). La si segue sul tracciato che si addentra con poca pendenza sulla destra orografica nella Valle Elvo; ignorato un primo bivio, si rimane sempre sulla sterrata anche al successivo che si trova in corrispondenza di una presa per l’acqua (1192 m). Si supera poi una ironica cappelletta dedicata a “Santa Esuberanza” e, continuando ancora sulla strada dalla quale si vede già da lontano la nostra meta, si tralasciano alcune altre deviazioni sino a giungere al rifugio Pianetti nei pressi dell’omonima alpe (1367 m). Qui si rimane ancora sulla sterrata che devia a destra oltrepassando un ponte dopo il quale si ignora un bivio con un sentiero che scende alla destra (1377 m); dopo un tornante si abbandona la mulattiera ad un bivio segnalato da una palina (1427 m), si risale il pendio erboso con un traverso ascendente sino ad un ampio costone e si piega a sinistra per arrivare nei pressi dell’alpe Steveglio (1497 m). Superandola alla sinistra, si arriva ad incrociare nuovamente la sterrata che si attraversa per risalire, seguendo i bolli di vernice, quasi direttamente i pendii erbosi dove si rimane alla sinistra di un bivio segnalato da una palina (1535 m). Alzandosi di quota si piega alla sinistra verso un piccolo spuntone roccioso dal quale ci si alza sulla destra giungendo alle baite dell’alpe Balma (1750 m). Spostandosi alla sinistra di esse si trova il sentiero che, con la pendenza aumenta un po’, passa tra alcuni massi ed arriva ad un primo bivio, anche questo segnalato dalle paline, al quale si prosegue alla destra (1770 m); arrivati al successivo bivio (1942 m), anche qui si devia a destra raggiungendo, dopo un breve strappo, le panoramiche baite dell’alpe Buscajun (1974 m). Dietro la baita di destra si diparte una traccia, segnalata da pochi e sbiaditi bolli di vernice e da alcuni ometti, con la quale ci si dirige versi una puntina sormontata da un’antenna; senza raggiungerla, si piega alla sinistra salendo verso la dorsale che si percorre sino ad arrivare all’ometto di vetta.