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Bec Carré – Valtournenche (AO)
Quota | 3005 |
Dislivello | 1235 |
Difficoltà | EEA |
Segnavia | 20, s.n. |
Tempo | 3h15′ |
Il Bec Carré è una guglia rocciosa che si erge solitaria tra la Gran Sometta, a nord, e la Punta sud delle Cime Bianche, a sud, nel territorio di Valtournenche, sul confine con il vallone delle Cime Bianche della Val d’Ayas. Il percorso è semplice, anche se abbastanza lungo, e si svolge, a parte il sentiero iniziale, sulle sterrate di servizio degli impianti di risalita del comprensorio sciistico di Valtournenche sino al Colle inferiore delle Cime Bianche; oltre il colle, seppur per un breve dislivello, si deve affrontare una salita su pietraia e terriccio instabile ed una facile arrampicata aiutati da un paio di catene. Proprio per questa caratteristica, la gita è consigliata ad escursionisti abituati, anche se in questo caso per poco tempo, a progressione su terreni esposti e tratti verticali di facile arrampicata; in caso di nebbia o nuvole basse, l’itinerario sulla parte alta può essere problematico da reperire.
Avvicinamento
Si percorre la A-5Torino-Aostauscendo al casello di Chatillon-St. Vincent seguendo poi le indicazioni per Cervinia; giunti a Valtourneneche si attraversa il paese sino ad incontrare la deviazione a destra per Cheneil in corrispondenza dell’hotel Etoile de Niege. Si risale la strada per qualche chilometro arrivando ad un ampio tornante con adiacente un grande slargo dove si lascia l’auto (1800 m circa).
Descrizione
Dal tornante si prende il sentiero che si addentra nel bosco arrivando ad una presa per l’acqua; si devia ora alla sinistra attraversando un ponticello di legno che si supera continuando sulla comoda mulattiera erbosa. Arrivati ad una palina che segnala un bivio (1843 m), si rimane a destra arrivando, poco sopra, ad un successivo bivio dove si ignora il sentiero che sale dalla destra (1943 m). Compiendo qualche tornante nel bosco, si raggiungono le baite di Illiaz (2041 m) sopra le quali, giunti a Plan Bois dessus, si passa alla destra una baita isolata; rimanendo alla sinistra ad un successivo bivio con una stradina, si arriva alla panoramica chiesetta della Madonna dela Salette(2230 m). Poco dopo, ad un bivio della sterrata, si devia a sinistra ignorando un sentiero che , in corrispondenza di una palina, si stacca alla destra (2277 m); sempre su sterrata, si arriva ad un successivo vicino bivio al quale si devia a destra (2289 m). Poco più avanti si supera un piccolo invaso artificiale (2337 m), dopo il quale, aggirato un basso promontorio, ci si addentra nel vallone senza però abbandonare la sterrata/pista di sci. Rimanendo sempre su questa, si supera dapprima un di bivio con un’altra sterrata sulla sinistra e, successivamente, con un sentiero che si diparte anch’esso alla sinistra (2587 m); ignorata una successiva diramazione proveniente da destra (2741 m), si compiono un paio di tornanti oltrepassando un casotto degli impianti, dopo il quale si arriva, con un ultimo strappo, al colle inferiore delle Cime Bianche (2888 m). Scesi di pochi metri sulla stradina di servizio, si prende una traccia sulla destra verso un evidente ometto; seguendo ora alcuni ometti, si traversa su terreno instabile con vaghe tracce il pendio detritico. Piegando progressivamente alla destra, ci si avvicina al castello sommitale dove, giunti alle rocce verticali, si devia a sinistra puntando all’evidente canalino centrale; qui si trova la prima catena che facilita la salita di un intaglio (2960 m). Sopra questo, si devia a sinistra su sfasciumi mobili dirigendosi verso un camino dove, alla base, si trova un masso incastrato e dove si trova la seconda catena; al suo termine si cammina su terreno pianeggiante avvicinandosi alla vetta con una comoda traccia.
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