Valloni dell’Inferno e del Timorion – Valsavarenche (AO)

24 luglio 2022 at 15:30

giancarlo

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Quota 2827
Dislivello 1376
Difficoltà E
Segnavia A.V., 10A, s.n.
Tempo 4h30′

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

 

I valloni dell’Inferno e del Timoron si trovano nell’alto vallone di Levionaz, sopra il capoluogo di Degioz; essi si biforcano sul fondo di questo vallone dalle baite di Levionaz damon con un bel sentiero, verso quello del Timorion, mentre, verso quello dell’Inferno, si cammina senza direzione obbligata. L’escursione ha come scopo quello di visitare luoghi solitari, incontaminati ed abitati da numerosi esemplari di fauna alpina; ogni deviazione dall’itinerario proposto, al di fuori di quello sentieristico, non può far altro che arricchire la voglia di silenzio e solitudine nonché l’avvistamento di numerosi animali. Le quote, il dislivello ed il percorso della gita sono puramente indicativi, ed ognuno si può gestire a piacimento i punti si passaggio. È priva di difficoltà tecniche ed è quindi consigliata a tutti gli escursionisti amanti del genere, considerando la lunghezza che, in questo caso, supera di poco i 20 km.

Avvicinamento

Si percorre l’autostrada A-5 Torino-Aosta sino alla barriera di Aosta est che si oltrepassa per uscire al successivo casello di Aosta Est. Si prende la direzione per Courmayeur e, superato l’abitato di Villeneuve, si trova sulla destra lo svincolo con le indicazioni perla Valsavarenche che si risale sino al suo capoluogo di Degioz. Proseguendo ancora per poco sulla strada si arriva al villaggio di Eaux Rousses dove sulla destra si trova uno slargo della strada in cui si può lasciare l’auto.

Descrizione

Dalla strada asfaltata si oltrepassa il largo ponte di legno e, raggiunte le paline segnaletiche degli itinerari, si sale alla sinistra di queste sul sentiero che, affiancato da due muretti a secco, si dirige verso un traliccio dell’alta tensione ed attraversa una strada poderale. Passando poco lontano da una stalla ci si dirige verso una zona sottoposta a caduta di valanghe che si risale con molti tornanti per poi entrare nel bosco dirigendosi verso sinistra; attraversato un canalone, si sale ancora nel bosco con comodi tornanti senza eccessiva pendenza e, in corrispondenza di uno di questi, si incontra un bivio (2155 m), segnalato da una freccia su di un sasso, al quale si ignora il sentiero alla destra. Dopo un paio di curve si continua quasi in piano a mezza costa fuori dal bosco e, ad una quota di2220 m, si trova la congiunzione del sentiero che, da destra, proviene da Tignet. Il sentiero contorna una dorsale,l a Cȏte des Chaud, passa davanti ad una cappelletta e poco più avanti arriva al casotto del P.N.G.P. di Levionaz desot (2283 m) che appare all’ultimo momento. Oltrepassato il casotto si prosegue verso destra con qualche saliscendi e ci si addentra nell’ampio vallone di Levionaz rimanendo sul verde pianoro di fondo valle; si cammina poco distante dal torrente e subito si incontra un bivio (2279 m), segnalato da un bollo giallo su di una pietra, dopo il quale ci si allontana progressivamente dal corso d’acqua innalzandosi con dolce pendenza verso destra scorgendo dalla parte opposta le baite diroccate di Levionaz di meiten. Arrivando in fondo al pianoro si passa accanto ad una presa per l’acqua (2423 m) e subito dopo si attraversa il torrente su di un ponte di legno. Il tracciato passa di fianco ad un rudere (2461 m) trovando, poco oltre, una traccia che si lascia sulla destra (2473 m). Risalito ancora qualche tornante si giunge ad una palina segnaletica alla quale, abbandonato il sentiero principale, svoltiamo a destra (2570 m). Camminando a mezza costa si giunge in breve alle baite di Levionaz damon (2649 m) dove sul muro si trova un bollo giallo che ci indica di proseguire alla destra. Il sentiero, diminuendo la pendenza, prosegue con qualche saliscendi dirigendosi verso le morene del vallone del Timorion; prima di raggiungere la prima, si perde leggermente quota arrivando all’inizio del filo di cresta; lo si risale direttamente su terriccio e, giunti alla sommità (2704 m), si continua ancora per poco deviando poi a destra perdendo ancora un po’ di quota per arrivare al torrente di fondovalle (2796 m). Da qui il terreno si fa più impervio e si ritorna sull’itinerario di andata fin sotto la dorsale erbosa della Punta Timorion che si aggira; proseguendo a mezzacosta, ci si addentra nel selvaggio vallone dell’Inferno.

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