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Punta di Dziule, o Dzioule – St. Nicolas (AO)
Quota | 2584 |
Dislivello | 1245 |
Difficoltà | EE |
Segnavia | 30, 11, s.n. |
Tempo | 4h15′ |
La Punta di Dziule, o Dzioule, si erge, in posizione panoramica, sulla dorsale alla sinistra del Vallone di Vertosan ,sopra il villaggio di Vens, nel comune di St. Nicolas. L’itinerario si svolge in gran parte su sterrata e comodo sentiero, per poi proseguire nell’ultima parte su pendii erbosi via via più ripidi ma con la progressione un po’ facilitata dalle zolle erbose; la cima si può raggiungere più direttamente risalendo subito queste ultime alla sinistra, oppure, allungando di poco il percorso, prendendo la dorsale più avanti. Il panorama è molto ampio con viste sulla Grivola e Gran Paradiso, sul Mont Gelé, sullo Chateau Blanc e, più lontano, sui Breithorn; molto bella è anche la vista delle cime che contornano le vallate adiacenti con la PuntaFetita,la Testa dei Frà e le Punte Serena, Valletta e Flassin. Il consiglio può essere quello di proseguire la gita, una volta ritornati al punto di deviazione, verso destra e, superato il Col Dziule, raggiungere il bivacco Bredy ed i laghi Dziule dai quali si scende su comodo sentiero alla poderale di fondovalle compiendo un bell’anello; in questo caso bisogna considerare che lo sviluppo dell’escursione si avvicina ai 30 km.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta sino alla barriera di Aosta Est, la si supera e si esce al successivo svincolo di Aosta ovest. Si prosegue in direzione Aosta ed al semaforo si svolta a sinistra in direzione Courmayeur; giunti a Saint Pierre si continua sulla statale dove sulla destra si trova la deviazione per Saint Nicolas. Si attraversa questo panoramico comune e, appena terminate le case, si svolta a sinistra ad un bivio con le indicazioni per Vens che si raggiunge dopo qualche chilometro e dove si può parcheggiare l’auto nella piazzetta antistante l’abitato.
Descrizione
Dal parcheggio si entra nel villaggio in corrispondenza delle paline; arrivati in breve sopra le abitazioni si trova un bivio al quale si devia a sinistra seguendo il percorso del “Ru de Vens”. Sul sentiero, che prosegue a mezzacosta, si ignora un vicino bivio con una traccia che sale alla destra, dopo la quale si contorna l’ampio costone con percorso panoramico. Si passa su una passerella in legno dopo la quale si supera un breve tratto di sentiero stretto ed esposto ben protetto da una corda fissa; dopo alcuni minuti di cammino si sale un primo breve tratto roccioso, facilitato da alcuni gradino in pietra, ed uno successivo, meno ripido, ma entrambe protetti, anche in questo caso, da code fisse. Oltre questo tratto, il sentiero diviene largo e comodo dove si ignora, anche qui, un sentiero che si stacca sulla destra (1739 m); usciti dal bosco, il percorso, con andamento pianeggiante, diviene erboso e, continuando diritto ad un altro bivio (1748 m), si entra nel grande vallone di Vertosan. Giunti ad un bivio con un piccolo tornante (1771 m), si prosegue diritto arrivando sulla larga poderale; rimanendo sempre su di essa, e tralasciate alcune sterrate che da questa si diramano, ci si addentra ancora nel vallone che diventa più ampio. Giunti ad un successivo bivio con una sterrata che scende leggermente a sinistra (1849 m), si abbandona quella di fondovalle per risalire su quest’ultima ed arrivare alla baita di Fra (1905 m). Lasciata la baita alla destra, si prosegue sulla sterrata che, con numerosi tornanti risale il ripido versante boschivo; si arriva, più sopra, ad un bivio segnalato dalle paline (2207 m) dove si abbandona la sterrata e si devia a destra passando di fianco alla vicina baita di Or de Fra. Il sentiero ora prosegue tra radi alberi andando ad attraversare alcuni torrentelli, asciutti a stagione avanzata; usciti dalla vegetazione, si risalgono magri pascoli alternati a bassi cespugli dove si piega gradatamente verso destra in direzione della punta ormai visibile. Attraversato anche qui qualche torrentello, ci si alza a mezzacosta sul pendio erboso; arrivati ad una quota di2450 mcirca (messo ometto), si devia decisamente a destra e si punta al basso costone erboso di fronte seguendo una labile traccia e, alla sua sommità, si devia a sinistra. Qui si può scegliere di salire il ripido pendio erboso, ma con comode zolle, obliquando a destra sino a raggiungere la dorsale oppure, come fatto in discesa, continuare in traverso e prendere la dorsale salendo, più avanti, a zig-zag (messo ometti) ed arrivare anche in questo caso sulla dorsale, ma un po’ più in basso. Una volta su questa la si segue sulla sinistra del filo arrivando comodamente alla panoramica vetta.
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