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Monte Orfano – Mergozzo (VB)
Quota | 812 |
Dislivello | 752 |
Difficoltà | E |
Segnavia | Sentiero azzurro, A56, A58, bolli bianco rosso |
Tempo | 5h00′ |
Il Monte Orfano si eleva solitario, da qui il suo nome, tra il fiume Toce ed il lago di Mergozzo nella bassa Ossola. Questa escursione ad anello si snoda sulle sue pendici che offrono begli scorci sui laghi Maggiore e Mergozzo passando per le vecchie cave di granito e, dalla vetta alla prima parte di discesa, dalle fortificazioni della Linea Cadorna con le sue trincee, il fortino e la storica polveriera ancora ben conservati. Dato l’ambiente boschivo, il sentiero risulta coperto da molto fogliame che a volte può richiedere attenzione nel reperirlo per brevi tratti; dal villaggio di Montorfano sino alla vetta, il percorso risulta a tratti malagevole per il fondo pietroso che, pur non opponendo difficoltà, costringe a qualche “passo lungo”. L’escursione è senz’altro consigliata, vista la quota, nei mesi più freddi; l’anello si può percorrere anche in senso inverso ma, percorrendo l’itinerario qui descritto, si rimane sempre nella direzione più soleggiata.
Avvicinamento
Si percorre la A-26 Genova-Gravellona uscendo, poco prima del suo termine, allo svincolo per Verbania; appena oltrepassato il ponte sul fiume Toce, si devia a sinistra in direzione di Mergozzo. Prima di entrare in paese si devia alla prima strada a destra prendendo la via Poletti dove, poco più avanti si trova un comodo parcheggio.
Descrizione
Dal parcheggio si entra in paese arrivando ad una chiesetta dietro la quale si trovano le paline dei sentieri; proseguendo tra le case si devia per una salita di ciottoli che si alza alla destra. Al suo termine si riprende la stradina asfaltata che, superata una cappelletta, diviene una comoda mulattiera delimitata da un muretto a secco. Oltrepassata un’altra cappelletta ed una baita isolata, si incrocia una più larga mulattiera che si percorre in leggera salita; giunti poco dopo ad una biforcazione si prosegue alla sinistra su percorso più pianeggiante (265 m). Rimasti alla sinistra ad una successiva biforcazione (278 m), il sentiero prosegue con leggeri saliscendi a mezzacosta sulle pendici boschive offrendo begli scorci sul sottostante lago di Mergozzo. Più avanti si arriva ad una strada asfaltata (304 m) che si percorre in salita arrivando in breve in vista del villaggio di Montorfano (335 m); rimanendo sulla sterrata si arriva alle case dove si trova un bivio segnalato dalle paline. Qui il sentiero, aumentando di pendenza e salendo su terreno pietroso, arriva ad un bivio segnato da bolli di vernice al quale si devia a sinistra (506 m) e, subito dopo, ad un bel punto panoramico (525 m). Poco sopra si passa alla sinistra del grande scivolo di pietra usato anticamente per far “scivolare” i massi di granito dalla cave al fondovalle. Passato un successivo punto panoramico, dal quale si ha una bella vista sul Lago Maggiore, la vegetazione si dirada ed il sentiero, perdendo gradatamente di pendenza, giunge ad un grande ripetitore; superatolo, si piega a destra e si arriva ai resti delle fortificazioni e delle trincee della Linea Cadorna (812 m). Nei pressi si trovano le paline dalle quali si prosegue in leggera discesa trovando subito, sulla destra, il sentiero che, in breve, porta al cippo ed alla bandiera della panoramica vetta (810 m). Da questi si ritorna in breve al sentiero che ora scende con comodi e regolari tornanti; arrivati, più in basso, ad uno slargo del bosco dove si trova un cippo ed un muretto (635 m), si devia a destra dove si trova subito un altro punto panoramico con altri resti delle fortificazioni. Da questi si devia a destra scendendo su una larga mulattiera sino ad un bivio segnalato dalle paline (617 m); qui vale la pena di compiere una deviazione a sinistra di pochi minuti e percorrere il breve e panoramico tratto, dal quale si ha una bella vista sulla parete della Ferrata di Mont’orfano, per giungere alla polveriera della Linea Cadorna (615 m). Ritornati alle paline, si prosegue la discesa sino ad un tornante dove si trova un successivo bivio (427 m) al quale si prende il sentiero che continua diritto. Più avanti, superata una casetta, si trova la vecchia cava di granito verde che si supera col sentiero che, a tratti, può risultare poco visibile a causa del fogliame; qui si trova un altro bivio (281 m) segnato da un ometto dal quale in breve si arriva ad uno slargo (244 m). Ora, deviando alla sinistra, si seguono le chiare indicazioni che riportano in pochi minuti a Mergozzo.
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