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Miniere di Colonna, Taveronna (anello) – Cogne (AO)
Quota | 2404 |
Dislivello | 867 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 7A, 5, 5B,5C |
Tempo | 5h00′ (anello completo) |
Le miniere di Colonna si trovano alle pendici del Monte Creya, nel comune di Cogne, a mezzacosta tra la vetta ed il fondovalle. La storia di queste miniere di magnetite risale nei secoli addietro arrivando dall’epoca dei Salassi alla fine degli anni settanta, quando furono definitivamente chiuse. Quello che rimane rappresentano la testimonianza di ciò che è stata negli anni la maggior risorsa per gli abitanti di Cogne; sul sentiero di salita si vedono ancora i resti delle teleferiche usate per il trasporto dei materiali e della funivia per il trasporto delle persone. L’escursione, una volta giunti alle miniere, prosegue poi a mezzacosta sino ad entrare nel bel vallone dell’Urtier dove si trova il panoramico alpeggio di Taveronna. La gita offre, una volta usciti dal bosco, scorci e panorami eccezionali sulle più importanti cime del comprensorio occidentale di Cogne andando dalla Grivola sino alla Torre Lavina.
Avvicinamento
Si percorrela A-5 Torino-Aostasuperando la barriera di Aosta est e uscendo al successivo casello di Aosta ovest e, seguendo le indicazioni per Cogne, si risale tutta la valle sino al capoluogo. Giunti all’ingresso di Cogne si tiene la sinistra alla prima rotonda e alla successiva si continua diritto per Lillaz; prima di giungervi si trovano sulla sinistra le case di Champlong dove si lascia l’auto nei comodi parcheggi.
Descrizione
A lato dei parcheggi si trovano le paline che ci fanno proseguire a sinistra delle case dove subito si rimane alla sinistra ad un bivio arrivando in breve alla cappella di St. Pierre; il sentiero attraversa dapprima alcune piccole radure nel bosco e, successivamente, inizia a salire con alcuni tornanti a pendenza costante, che offrono begli scorci sull’abitato di Cogne. Giunti ad un incrocio segnalato dalle paline (1827 m), si prosegue diritto salendo ancora con alcuni tornanti per poi spostarsi verso destra per raggiungere la base di un basso costone roccioso fuori dal bosco. Aggiratolo, si prosegue per un breve tratto pianeggiante da dove si ha già un’ottima visuale del villaggio minerario; in pochi minuti si arriva ad un bivio dove si tralascia il sentiero che si stacca alla destra, e dal quale si farà ritorno (2101 m). con la pendenza che aumenta decisamente, si esce dal bosco per risalire l’ampio pendio erboso alla base delle costruzioni. Giunti sotto di esse, si devia a destra per aggirarle arrivando ad un bivio segnalato da una palina (2390 m) al quale si prosegua alla sinistra; si risale poi un breve tratto di ripide roccette protette da una corda che porta nella parte posteriore delle miniere dove si trova un’altra palina (2403 m). Dopo aver giustamente goduto del panorama, si ritorna alla vicina palina sotto le roccette e si devia a sinistra sul sentiero che, in leggera discesa, entra nel Vallone di Liconi e va ad attraversare un tratto franoso per arrivare ad un canale da dove scende l’omonimo torrente. Attraversatolo, si percorre un bel sentiero balconata che, in leggera salita, passa sopra una croce; qui, con un ampio semicerchio, si aggira il basso costone erboso e, in pochi minuti si giunge in vista delle baite di Taveronna (2369 m), poco prima delle quali si trova un bivio segnalato da un paio di paline di legno su una pietra e dove si ignora il sentiero proveniente dalla destra. Ritornati al bivio poco prima delle baite, si devia a sinistra e si perde gradatamente quota sul sentiero che, a tratti inerbito e un po’ confuso con tracce di bestiame, taglia il pendio erboso sino a raggiungere un basso costone di terriccio; alla sua base, in corrispondenza di un palo, si devia a destra senza abbassarsi troppo e, sempre su tracce nell’erba, ci si avvicina al bosco. Il sentiero, che ora risulta ben visibile, perde rapidamente quota andando a riattraversare il torrente Liconi; superatolo, si percorre un breve tratto panoramico che porta in pochi minuti a ritrovare il bivio a quota 2101 m dove si chiude l’anello e dal quale ritorna sul percorso dell’andata.
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