Bivacco Gastaldi – Gressoney L.T. (AO)

14 luglio 2009 at 09:08

giancarlo

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bivacco-gastaldi

 

Quota 2620
Disl. 988
Segnavia 3
Diff. E
Tempo 2h30′

 

Escursione che si sviluppa nei pascoli e tra gli alpeggi ricchi di storia Walser in ambienti molto solitari e quindi adatto agli amanti della tranquillità. I panorami risultano un po’ chiusi col risalire dei valloni ma la bellezza selvaggia dell’ambiente ripaga di questa mancanza; infatti si ha una bella vista della bassa valle sovrastata dalla Testa Grigia e, verso est, di una parte del gruppo del Rosa. A poche decine di metri dal bivacco si trovano anche dei piccoli laghetti con acqua di fusione dei nevai.

Accesso

Percorrendo la A-5 Torino Aosta in direzione Aosta si esce al casello di Pont St. Martin e si seguono le indicazioni per Gressoney e Valle del Lys. Si percorre quasi tutto il fondovalle e si supera l’abitato di Gressoney St. Jean; appena prima di arrivare al borgo di Gressoney la Trinité ed in corrispondenza di un ponte che, attraversando il torrente Lys, permette l’accesso all’abitato si lascia l’auto nello slargo della strada.

Descrizione

Lasciata l’auto si attraversa la strada e ci si dirige verso le paline poste sul ciglio di essa in corrispondenza di una pensione. Si sale subito abbastanza decisamente per i pascoli del fondovalle compiendo qualche largo tornante e passando per gli alpeggi dai tipici nomi walser di Chreschtensch Gaveno (1824 m), Taschié (2044 m) ed infine Spilmannsberg (2098 m). Dopo quest’ultimo alpeggio il sentiero, con pendenza moderata, si addentra nel vallone camminando tra la bassa vegetazione si può avere alla sinistra un magnifico colpo d’occhio sul liskamm e sul gruppo del Rosa, mentre alle nostra spalle si vede la grossa sagoma della Testa Grigia. Ci si innalza sempre più di quota procedendo tra rododendri e massi erratici dirigendosi, con un lungo traverso, in direzione di una non molto alta fascia rocciosa posta alla destra orografica del torrente. Con un breve strappo su rocce gradinate si arriva ad un facile tratto attrezzato con un cavo d’acciaio che si supera senza difficoltà. Arrivati sopra le roccette si percorre qualche decina di metri ed in lontananza si vede la sagoma del bivacco di colore bianco-rosso posto su di una piccola altura sovrastante i laghetti del Netscho che, per vederli, bisogna spostarsi un po’ verso sud.

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