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Rifugio Ottorino Mezzalama – Champoluc (AO)
Quota | 3009 |
Dislivello | 1325 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 7 |
Tempo | 3h30′ |
Il rifugio Mezzalama, costruito nel 1934 ed ampliato nel 1987, si trova sulla morena che, separando il Grande e Piccolo ghiacciaio di Verra, scende dalle rocce di Lambronecca alla base del comprensorio del ghiacciaio di Verra nell’alta Val d’Ayas. Il sentiero, molto frequentato sino al Lago Blu, è lungo, ben segnato e con importante dislivello; esso inizia nei piacevoli ambienti boschivi del fondovalle passando poi dallo spettacolare Pian di Verra inferiore e dal vicino Lago Blu, per proseguire sulle morene che scendono dai grandi ghiacciai del gruppo del Monte Rosa. Non vi sono particolari difficoltà di percorrenza anche se, sulle morene della parte alta, si cammina su brevi tratti leggermente esposti. La vista dal rifugio è semplicemente spettacolare con gli imponenti “4000″ che, da est, partono dalla Punta Felik e proseguono con Castore, Polluce, Roccia Nera ed i Breithorn.
Avvicinamento
Si percorre la A-5Torino-Aosta e si esce al casello di Verres seguendo le indicazioni per Champoluc e la Val d’Ayas. Arrivati al capoluogo, lo si attraversa continuando sino all’ultimo villaggio di St. Jacques des Allemands dove la strada termina; l’auto, essendovi divieto di sosta nella piazzetta del villaggio, si lascia negli slarghi della strada prima di arrivarvi.
Descrizione
Dalla piazzetta del villaggio si passa la chiesetta e si continua sulla strada tralasciando le varie diramazioni sino ad un ponticello dove, alla destra, inizia il sentiero. Giunti ad un successivo ponticello, si prosegue diritto col sentiero che sale nel bosco per arrivare, in breve, ad un bivio segnalato dalle paline (1852 m) ; superati alla destra questo e un altro appena sopra di una decina di metri, si giunge alle baite di Beaubois (1888 m) dove si trova, anche qui, un bivio con un sentiero che si diparte alla destra. Ignoratolo, si passano le baite per arrivare ad un successivo bivio segnalato dalle paline (2019 m) dopo il quale il sentiero spiana leggermente costeggiando il torrente; si arriva quindi al grande pianoro del Pian di Verra inferiore da cui si ha una spettacolare vista sulla catena del Monte Rosa (2021 m). All’ingresso del pianoro si trova un bivio in corrispondenza di una grossa roccia isolata sulla sinistra; da qui si continua con poca pendenza verso le baite sul fondo che, proseguendo sulla sterrata, si lasciano alla destra. Arrivati ad un vicino ponte, si abbandona la strada proseguendo alla sinistra al bivio segnalato dalle paline (2071 m); costeggiato per un breve tratto il torrente, il sentiero si allontana da esso con moderata pendenza giungendo ad un ponticello di pietra che si trova sull’emissario del Lago Blu (2193 m); oltrepassatolo alla destra, si cammina vicino alle sponde del bel lago avvicinandosi ad un’imponente morena dove, al bivio (2208 m), si rimane alla destra sul sentiero che la risale a mezzacosta. Aggiratala, si arriva ad un piccolo pianoro dove si attraversa un successivo ponte (2242 m) che attraversa il torrente; raggiunta una prima vicina morena erbosa, il sentiero la risale rimanendo leggermente alla destra del filo sino a quando, perdendo leggermente quota, arriva ad un pianetto (2295 m). Qui, ripresa la sterrata, si rimane per un breve tratto alla sinistra di esso abbandonandola definitivamente al vicino bivio dove si imbocca il sentiero che si stacca a sinistra (2325 m); con la pendenza che aumenta sensibilmente, si risale a mezzacosta la fiancata della morena erbosa dalla quale si ha una bella visuale sul Pian di Verra superiore. Quando la pendenza spiana leggermente, si attraversa una breve zona di erba a massi dopo la quale il sentiero riprende la salita sulla morena; con percorso diretto, si arriva ad un bivio (2560 m) al quale si prosegue a sinistra arrivando sul filo della dorsale. Ora il sentiero prosegue sul versante opposto perdendo leggermente quota sino ad un’ampia insellatura (2705m ) dalla quale si riprende il filo della successiva morena arrivando alla sua sommità; passati sull’opposta fiancata, si scende ancora leggermente per attraversare un pianetto (2752 m) da dove il sentiero, spostandosi leggermente alla sinistra, riprende il filo della lunga morena finale. Il sentiero, con qualche breve tratto leggermente esposto, la risale dapprima con pendenza moderata che poi, aumentando decisamente, si avvicina al rifugio; dopo un ultimo tratto faticoso lo si raggiunge sul piccolo slargo alla destra del filo di cresta.
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