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Tour Mont Fallére, 2gg – Etroubles (AO)
Quota | 2797 max |
Dislivello | 2226 - 1525 1° g, 701 2°g |
Difficoltà | E |
Segnavia | TMF |
Tempo | 6h15′ (1° giorno), 5h30′ (2° giorno) |
Altimetria e dettagli giorno 1
Altimetria e dettagli giorno 2
Il Tour Mont Fallére è un anello escursionistico di circa36 kmche si sviluppa su sentieri in quota tra la valle del Gran San Bernardo e la valle centrale aostana; il percorso qui descritto è fattibile in due giorni da escursionisti allenati ed è ben segnalato dalle paline dedicate e non presenta difficoltà tecniche, anche se qualche breve tratto un po’ ripido richiede un minimo di attenzione. La salita del primo giorno si sviluppa sulla poderale del bel vallone di Flassin sino alle sue baite superiori dalle quali si sale al Col Vertosan nord e ad un colletto dal quale inizia la discesa al rifugio Fallére: da quest’ultimo colletto conviene salire al vicino Mont Vertosan la cui cima, molto panoramica e punto più alto del Tour, è ben visibile e raggiungibile in qualche minuto. Dal rifugio, poi, si attraversano le pendici meridionali del Mont Fallére, passando dall’omonimo lago, per salire la panoramica punta Chaligne, dalla quale si scende per la bella Costa Tardiva sino al rifugio Chaligne; da questo si aggira nella parte bassala CostaTardivaper scendere più decisamente al punto di partenza.
Avvicinamento
Si percorre la A-5Torino-Aostae si esce alla barriera di Aosta est prendendo la direzione per il Traforo del Gran San Bernardo; raggiunto il comune di Etroubles si devia a sinistra sulla strada sotto l’Hotel Beau Soujeur oltrepassando il campeggio e lasciando l’auto nel comodo parcheggio subito oltre.
Descrizione
1° Giorno
Dal parcheggio si imbocca la strada che, con percorso pianeggiante, si dirige verso il bosco dove si sviluppa il Sentiero Natura; ignorato un bivio con un sentiero che si alza a sinistra (1324 m), si arriva ad un’area picnic dove si trovano le paline che ci fanno deviare a sinistra sulla strada asfaltata. Percorso un breve tratto, si supera il campeggio trovando subito le paline dalle quali, deviando a sinistra, ci si addentra nel vallone di Flassin (1346 m); si sale ora sulla poderale che, passata una prima baita arriva all’alpeggio di Flassin inferiore (1552 m) e prosegue, con moderata pendenza, superando, in successione, le baite di Flassin di mezzo (1648 m) e di Flassin (1701 m). Compiuti alcuni tornanti dove si passa una zona franosa, si tralasciano due bivi (1930 m,1942 m) dopo i quali si esce dal bosco e si continua a mezzacosta raggiungendo le baite di Tsa de Flassin (2259 m) dove termina la poderale; qui si trovano le paline che indicano di proseguire a sinistra sul sentiero che risale un primo gradino erboso dopo il quale, spianando leggermente, compie qualche leggero saliscendi andando a contornare qualche basso dosso erboso. Attraversati un paio di torrentelli e dopo un panoramico traverso, si contornano, anche qui, alcuni dossi erbosi avvicinandosi poi, con salita più decisa, alla fascia rocciosa superiore; questa la si risale con qualche tratto ripido nella breve pietraia poco sopra la quale si giunge al Col Vertosan nord (2727 m). Il sentiero continua a sinistra sulla dorsale arrivando in breve ad un colletto (2798 m), punto più alto del Tour, dal quale però è consigliabile raggiungere in pochi minuti verso sud il vicino e ben visibile Mont de Vertosan (2821 m). Ritornati al colletto, si scende verso sinistra attraversando una zona pietrosa per giungere, alla fine di essa, al Col Fenêtre (2752 m); deviando a destra si continua la discesa, vedendo già in fondo il rifugio, verso un pianetto sotto il quale si ignora un sentiero che si stacca alla sinistra (2535 m). Piegando ancora verso destra si arriva in breve alle baite di Crottes (2399 m) e da qui, in pochi minuti al rifugio Mont Fallére (2393 m).
2° Giorno
Dal rifugio ci si incammina a sinistra scendendo col sentiero al piccolo laghetto sottostante che si passa alla sinistra per superare un torrentello; appena oltre questo si giunge al Lac des Granouilles (2329 m) dopo il quale si risale un promontorio da dove il sentiero, rimanendo a mezzacosta, taglia con qualche saliscendi il versante meridionale del Mont Fallére. In questo tratto si ignorano alcuni sentieri che si staccano, sia da destra sia da sinistra, da quello principale per giungere ad un ampio pendio dove si attraversano agevolmente un paio di frane di pietrisco; al termine del pendio si aggira un piccolo affioramento roccioso dal quale si scende, rimanendo a destra al bivio quota2444 m, verso il vicino Lac Fallére; raggiuntolo alla destra (2418 m), si passa il ponticello sull’estuario in corrispondenza delle paline e lo si contorna raggiungendo la parte opposta. Rimanendo alla destra si perde quota trovando un bivio con un sentiero inerbito (2393 m) dal quale, rimanendo indifferentemente a destra o a sinistra, si arriva ad un primo ponte e ad uno subito successivo che attraversano i torrenti Feuilles e Carteresse; sempre in discesa si aggira un costone erboso dove si mette piede su una poderale che porta alla vicina baitaLa Nouva(2275 m). Si prosegue la discesa sino ad un bivio (2216 m) rimanendo alla sinistra sulla sterrata che diviene inerbita; dopo un tratto a mezzacosta si trova il bivio del sentiero (2282 m) che, deviando a destra, risale in diagonale la ripida fiancata erbosa sulla quale si prosegue diritto al bivio con un sentiero proveniente da destra (2277 m). Dopo aver svoltato decisamente a sinistra si risale l’ultimo tratto che porta all’insellatura del Col de Metz (2486 m) dove si trova un ometto di pietre con le paline dei sentieri; da qui, deviando a sinistra, si supera un breve tratto di roccette dopo il quale si risale l’ultimo tratto di ampia dorsale che adduce alla Punta Chaligne (2605 m). Da questa si scende sulla cresta opposta rimanendo di poco alla sinistra del filo risalendo brevemente, nella sua parte bassa, ad un colletto (2544 m); proseguendo in discesa dalla parte opposta, si perde rapidamente quota con un tratto iniziale un po’ ripido di terra e pietrisco che porta sulla lunga dorsale della Costa Tardiva all’inizio della quale si trova l’omonimo colle (2420 m). Si cammina ora rimanendo leggermente sulla destra della Costa aggirando un paio di puntine erbose per giungere ad un ripetitore; il sentiero continua poi alla destra scendendo rapidamente con alcuni tornanti arrivando ad incrociare una poderale (2027 m). Attraversatala, si ritrova il sentiero che, pochi metri a sinistra, rientra nel bosco al di furi del quale si arriva in vista del rifugio Chaligne, che si raggiunge in pochi minuti (1934 m); si continua ora sulla poderale alla sinistra dove si rimane alla sinistra ad un suo bivio segnalato dalle paline (1889 m). La sterrata contorna con un lungo semicerchio il largo costone boschivo della Costa Tardiva passando dalla baita Collet (1924 m) incrociando un sentiero entrando, fuori dalla vegetazione, nel vallone di Ars; qui si trova il bivio segnalato dalla palina (1956 m), dove si scende alla destra su un comodo sentiero che giunge ad incrociare una sottostante poderale (1659 m) alla quale si continua a sinistra risalendola brevemente sino ad attraversare il torrente d’Ars. Passato l’alpeggio di Eteley, si rientra nel bosco trovando quasi subito, alla destra, la deviazione del sentiero (1724 m); si perde quota ora rapidamente sino ad incrociare una poderale inerbita che si segue alla sinistra sino ad un suo bivio dove, rimanendo alla destra, in pochi minuti si arriva alla strada asfaltata in prossimità di un cancello di un’abitazione. Si segue ora la strada che scende in paese giungendo dietro il campeggio, dopo il quale si arriva alla strada che porta in breve al punto di partenza.
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