Rifugio Mont Fallére (anello sent.13-Grand Arpilles) – Saint Pierre (AO)

30 novembre 2024 at 16:16

giancarlo

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Quota 2385
Dislivello 599
Difficoltà E/EE
Tempo 2h30’ (rifugio), 3h45’ (anello)

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

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Il rifugio Mont Fallère si trova nell’alto vallone di Verrogne sopra la frazione di Vetan nel comune di St. Pierre ed è situato tra i dossi degli alti pascoli della zona, delimitati dalla dorsale che dal Mont Fallére, a destra salendo, comprende il Mont Vertosan, Il Monte Rosso e la Punta Leysser.Per effettuare la gita bisogna però valutare bene le condizioni del manto nevoso, in quanto i tratti della poderale che, sia all’andata sia al ritorno, tagliano i pendii della montagna sono soggetti a slavine o a neve rimaneggiata dal vento, costringendo, in questi casi, a compiere traversi esposti aumentando le difficoltà tecniche (EE). Il percorso che lo raggiunge è caratterizzato dal caratteristico “museo a cielo aperto” dove, disseminate su tutto l’itinerario, si trovano artistiche sculture in legno di fauna e personaggi legati all’ambiente alpino: dagli animali più piccoli che vanno ricercati  sul terreno e sugli alberi, ad altri più grandi sparsi sul percorso e a statue di dimensioni reali di persone appartenenti al territorio e non. Bello e vasto è il panorama che, sia durante la salita che dal rifugio,  si gode sia verso sud col gruppo dell’Emilius e della Grivola sia ad ovest col gruppo del Rutor.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta, si supera la barriera di Aosta est e si esce al casello successivo di Aosta ovest; si prosegue per Aosta ed al semaforo si svolta a sinistra arrivando a Saint Pierre dove sulla statale si trova la deviazione a destra per Saint Nicolas. Si risale sino al capoluogo e, appena fuori dell’abitato, si prosegue per Vetan; raggiunto il villaggio si risale sino al termine delle case arrivando ad un piazzale, attiguo all’hotel Notre Maison, dove si può lasciare l’auto.

Descrizione

Dal piazzale si entra nel boschetto e si sale un corto pendio ripido che, in breve, porta fuori dalla vegetazione; qui, in corrispondenza di una statua, si devia a destra per attraversare il torrente ed attraversare in leggera pendenza i pascoli. Piegando poi a sinistra, si segue un piccolo canale che porta poco sotto la baita di Thoules, dove si trovano le paline (1888 m); qui si devia decisamente a destra e, con percorso pianeggiante, si contornano un paio di costoni boschivi. Al limitare del bosco si trovano ancora le paline (1928 m) dalle quali si svolta a sinistra; inizia ora il tratto ripido che, salendo ripidamente e direttamente per un lungi tratto, esce dal bosco e risale poi direttamente il costone della montagna. Sopra questo, si arriva ad intercettare una poderale in corrispondenza delle paline (2182 m) dalle quali, deviando a destra, se ne percorre la traccia che, con la pendenza sensibilmente diminuita, aggira le fiancate della montagna per addentrarsi nell’ampio vallone. Oltrepassata una chiusa dell’acqua che si trova alla sinistra, si continua ancora per un breve tratto verso destra arrivando ad altre paline in corrispondenza di un bivio; qui si continua alla destra oltrepassando il torrente, dopo di che, rimanendo alla sinistra delle basse ondulazioni, si compiono un paio di larghi tornanti nei punti di minor pendenza. Prendendo poi come riferimento le sculture di alcune mucche, dopo queste si devia a destra risalendo un corto pendio che porta in vista dell’ormai vicino rifugio che in pochi minuti si raggiunge.

Per il ritorno, si raggiunge nuovamente il bivio sulla poderale a quota 2182 m e si prosegue sulla traccia della poderale che taglia il pendio con leggera discesa sino ad un bivio con un’altra stradina (2138 m); si scende ora a sinistra passando poco distante dalle baite di Grand Arpilles dalle quali, tagliando alcuni tornanti, si perde quota un po’ più decisamente rimanendo alla sinistra di un canalone. Spostatisi poi alla sinistra, si supera la bassa dorsale scendendo successivamente a destra verso l’evidente ampio pianoro sottostante; lo si attraversa passando sotto una baita isolata in direzione di un boschetto dove si chiude l’anello al bivio situato poco sopra la partenza.

 

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