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Corte Buè, Monte Faiè (anello) – San Bernardino Verbano (VB)
Quota | 887 (Corte Buè) – 1353 (Monta Faiè) |
Dislivello | 787 |
Difficoltà | E |
Segnavia | A54, P07b, A52 |
Tempo | 5h30’ (anello completo) |
L’escursione ad anello si sviluppa nella selvaggia Valgrande, nella zona del Verbano-Cusio-Ossola, all’interno dell’omonimo parco naturale. Durante la gita si raggiunge l’alpeggio, forse il piò iconico del parco, di Corte Buè dal quale si gode un bellissimo panorama sui selvaggi versanti delle montagne circostanti, tra le quali spicca la Cima Sasso ed il Pedum, montagna simbolo del territorio. A Corte Buè si trova il bivacco Serena ed un rifugio, questo privato, realizzati dal gruppo escursionisti Valgrande; il resto delle baite è quasi tutto in stato di abbandono e rimangono a testimonianza dell’operosità e delle fatiche dei valligiani, che la abitarono durante le stagioni estive, e dei partigiani che ne fecero una base durante la Resistenza. Il punto culminante della gita è però il Monte Faiè, che si raggiunge salendo dalla Colma di Vercio, dal quale si gode di un panorama privilegiato sui tre laghi: il Maggiore, d’Orta ed il sottostante di Mergozzo; oltre ai laghi ed al fondovalle di Gravellona si possono ammirare il massiccio del Monte Rosa, e, in territorio elvetico, Lagginhorn, Weissmies, e, più lontano ancora, Alphubel, Lenzspitze e Dom, Il percorso è ben segnalato e non presenta alcuna difficoltà.
Avvicinamento
Si percorre la A-26 Genova-Gravellona Toce; giunti al suo termine a Gravellona, si esce allo svincolo per Verbania seguendone la statale sino a San Bernardino Verbano dove si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per la Valgrande ed i cartelli per Ompio che si raggiunge dopo alcuni chilometri.
Descrizione
Dal parcheggio si prosegue sulla stradina oltrepassando il pannello informativo, dopo il quale si trovano le paline dei sentieri; superatele, si giunge subito alle baite di Ruspesso dove si ignora il bivio che, alla sinistra, si diparte da esse. Dopo pochi minuti di leggera salita si arriva allo slargo erboso dove si trova il rifugio A. Fantoli (992 m) che si lascia alla destra per superare una piccola presa per l’acqua dopo la quale, attraversato un ruscello, si piega a destra passando sotto le baite dell’Alpe Cainà; con qualche breve strappo si arriva all’insellatura della Croce (1102 m) dove si trova un bivio segnalato dalle paline (1102 m). Tralasciato il sentiero che devia più a sinistra, si continua senza eccessiva pendenza iniziando a percorrere un lungo traverso nel bosco; qui si supera uno slargo ai tempi usato come carbonaia e successivamente si passa accanto ad un cippo commemorativo di un incidente aereo. Il sentiero, seguendo le sinuosità dei versanti boschivi, attraversa alcuni torrentelli per giungere ad un bivio dove conviene proseguire diritto seguendo l’indicazione per Corte Buè “direttissima”, onde evitare di allungare il percorso. Dopo qualche metro di discesa un po’ ripida, si riprende comodamente andando a incrociare di nuovo il sentiero proveniente dalla deviazione precedente; proseguendo dunque la discesa, si trova un bivio segnalato dalle paline (903 m) dove si ignora il sentiero che continua a destra e, attraversato il torrente, si continua ancora per un breve tratto arrivando ad una baita diroccata dove, su un ramo, si trova il cartella di ingresso a Corte Buè. Si cammina ancora per poco e si arriva al vecchio villaggio, in parte diroccato, dove si trova il bivacco Serena; attraversate ancora per un breve tratto le baite si giunge ad una balconata erbosa dalla quale si gode un ampio panorama sulla Valgrande.
Per il ritorno, si ripercorre il sentiero salendo al bivio inferiore della “direttissima” dal quale si devia a destra per risalire nel bosco. Giunti ad una baita isolata, si piega alla destra arrivando ad un bivio dal quale si continua sul sentiero di sinistra (985 m); dopo aver percorso un tratto più diretto, il sentiero piega verso sinistra salendo più dolcemente con numerosi tornanti sulla fiancata della montagna per arrivare all’ampia insellatura della Colma di Vercio (1261 m). Dalle paline si prende la direzione per il Monte Faiè che, dopo aver oltrepassato la vicina Alpe Pianezza (1285 m), si raggiunge dopo un breve strappo un po’ più ripido (1358 m). Dalla cima si inizia la discesa dalla parte opposta col sentiero che, partendo a sinistra da sotto un piccolo cippo commemorativo, perde rapidamente quota rientrando nel bosco; dopo pochi minuti si rimane alla destra ad un bivio (1216 m) dal quale in poco tempo si raggiunge il colle de la Croce e da questo si rientra al punto di partenza.
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