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Becca di Pré d’Ament – Punta quota 2842 (Il Sigaro) – Valgrisenche (AO)
Quota | 2842 |
Dislivello | 1086 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 7,8,9 (ove visibili) |
Tempo | 3h30′ |
Il “Sigaro” è una classica gita scialpinistica che si presta benissimo ad essere effettuata anche con le racchette da neve passando per begli alpeggi e per le numerose ondulazioni che si trovano nella parte alta del percorso dove i grandi spazi aperti e una corona di alte cime la fanno da padrone. La salita è lunga e faticosa, mai con una pendenza continua ma interrotta da numerosi piccoli avvallamenti e pianori che si trovano tra i dossi che si devono superare. Di solito è ben tracciata e frequentata ma bisogna prestare attenzione in caso di nebbia o scarsa visibilità nel percorrere la parte alta dove la conformazione del terreno, grandi spazi con molti dossi, può causare problemi di orientamento.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta ed arrivati alla barriera di Aosta est si prosegue sull’autostrada per uscire al casello successivo di Aosta ovest. Si continua in direzione Courmayeur e dopo Arvier si prende la direzione per Leverogne e la Valgrisenche; si risale la vallata superando il capoluogo e, dopo una galleria, invece di proseguire per Bonne si prende a sinistra e si scende verso la diga attraversandola. Al suo termine si trova sulla sinistra un comodo slargo dove si può parcheggiare l’auto.
Descrizione
Dallo slargo si imbocca la stradina che parte alla sua sinistra e si costeggia dall’alto il lago di Beauregard passando sotto una piccola galleria e, dopo una ventina di minuti, si giunge ad un bivio al quale si svolta a sinistra seguendo l’indicazione per Rocher. Sino a questo punto si cammina comodamente sulla strada ben battuta da qualche motoslitta e non è quasi mai necessario calzare le racchette ma oltre, a seconda dell’innevamento, ci si deve regolare al momento. Si cammina comunque sempre sulla traccia di una strada interpoderale che con alcuni tornanti sale dolcemente ed arriva ad un altro bivio (1862 m) dove si prosegue sulla destra, sempre sulla strada, tagliando quasi in piano il bosco sino ad arrivare alle baite di Bouque (1918 m) dove il tracciato si alza più decisamente con alcuni tornanti. In corrispondenza di uno di questi (2026 m) si lascia alla destra il sentiero per il rifugio dell’Epée passando per le baite di Boche (2087 m) e poco oltre quelle di Bois (2148 m). Si sale sopra le baite risalendo un pendio abbastanza ripido verso est sopra il quale è situato il panoramico alpeggio di Catin (2310 m) che si vede solo all’ultimo momento: ora il paesaggio cambia completamente ed il panorama si allarga sui bellissimi pendii che si estendono verso est e l’alta Valgrisenche verso ovest. Si sale ora sopra le baite senza percorso obbligato passando nei punti di minor pendenza tra i molti dossi puntando verso il punto più basso della cresta della Becca di Pré d’Ament dove, molto piccola, si vede la guglia meta dell’escursione. Il percorso si sviluppa alternando lunghe salite ad attraversamenti di piccoli pianori, dove a volte si perde qualche metro di dislivello, e comunque su terreno molto ondulato; dopo aver superato molti dossi ci si avvicina alla cresta tenendosi sulla destra del “Sigaro” raggiungendo un piccolo colletto e da questo punto con un ultimo ripido strappo si raggiunge la base della panoramica guglia. Ritornati a Catin si scende direttamente verso il bosco compiendo alcuni zig-zag ed alcuni traversi dove esso diventa un po’ ripido puntando alle sottostanti e ben visibili baite di Prariond (2084 m), si passano alla destra e dopo una breve discesa si raggiunge l’alpeggio di Rocher (1890 m). Dalle case si tiene la sinistra cercando di individuare una strada poderale che, compiuto qualche tornante, ritorna al bivio a quota 1862 m incontrato all’andata e da questo si scende sulla strada del lago.
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