Casotto P.N.G.P. del Chantel – Aymavilles (AO)

14 luglio 2009 at 16:03

giancarlo

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casotto

 

Quota 1999
Disl. 882
Segnavia 4
Diff E
Tempo 2h00′

 

Traccia GPS

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Escursione verso un panoramico casotto del Parco Nazionale Gran Paradiso posto al termine di una costola rocciosa che scende dalla Pointe Valletta posta, quest’ultima, a sua volta sulla lunga cresta che scende dal lontano Grand Nomenon. Il percorso, quasi tutto in bellissimi boschi, è frequentato sino al bivio sopra Plan Pessey mentre più oltre lo è di meno ma dove è facile incontrare esemplari di camosci che lo percorrono. Il panorama dal casotto spazia dalle lontane Grandes Jorasses, al Grand Combin sino alla sottostante vallata di Cogne in tutta la sua lunghezza; della Grivola purtroppo si vede solo la punta dietro la cresta che scende dal Grand Nomenon.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta sino alla barriera di Aosta est che si supera e si esce al casello successivo di Aosta ovest. Si seguono le indicazioni per Cogne, si supera il comune di Aymavilles e, dopo qualche chilometro, si arriva alla piccola frazione di Vieyes (1158 m) dove, senza entrare nel villaggio, si può lasciare l’auto negli slarghi adiacenti la strada.

Descrizione

Dalla strada si sale per il sentiero che parte da un intaglio di  un muro di contenimento in pietre e si snoda con qualche tornante non ripido nel bosco di faggi e betulle. Si arriva in breve ad un rudere e poi, appena dopo, ad una bella baita (1373 m) posta ai margini del pianoro di pascoli di Plan Pessey; camminando sull’evidente traccia  che taglia a mezzacosta il pendio si giunge sopra a due baite e da quel punto (1419 m) si deve imboccare un sentiero privo di numerazione ma ben evidente che si stacca sulla destra, proprio in corrispondenza di un segnalino per il bivacco Gontier. Dapprima sale obliquamente e poi, con una serie interminabili di tornanti, rimonta il bellissimo bosco secolare di conifere superando un bivio (1607 m) dove si continua sulla sinistra; la pendenza è sempre continua ed abbastanza sostenuta e non è difficile in questo tratto incontrare qualche camoscio che scende o rimonta il ripido pendio. Continuando la salita ci si avvicina alla fiancata della costola rocciosa al termine della quale è situato il casotto, si supera un torrente e si arriva in spazi più aperti proprio sotto un grande canalone su cui si abbattono le valanghe provenienti dalla larga comba sovrastante. Ora il sentiero piega sulla destra e risale una ripida ma corta dorsale erbosa e, continuando sulla, destra supera un altro conoide valanghivo arrivando nei pressi di un rudere costruito sotto un roccione; da qui, continuando a mezzacosta con la pendenza che diminuisce, si contorna un piccolo promontorio erboso e in breve si arriva in vista dell’alpeggio di Arpissonet dove poco oltre è situato il casotto che si vede solo all’ultimo momento.

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