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Punta Chaligne – Gignod (AO)
Quota | 2615 |
Dislivello | 1059 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 3, 3A |
Tempo | 3h00′ |
Bella escursione ad anello che si sviluppa all’inizio della valle del Gran San Bernardo e più precisamente nel vallone che si trova sopra Gignod attraversando bei boschi, pascoli e passando anche dal rifugio Chaligne. La Punta Chaligne è un bellissimo punto panoramico che per 360° ci offre uno splendido scenario delle alpi e delle prealpi e l’escursione qui proposta ne avvalora ancor più il contenuto perché percorre la panoramica “costa Tardiva”che altro non è se non la dorsale che inizia poco dopo la partenza e ci accompagna sino alla vetta. Questa cresta, dapprima larga ed ampia, si sviluppa all’inizio in un bellissimo bosco di conifere mentre oltre, dal ripetitore in poi, diventa sottile ed aerea ma senza incontrare alcuna difficoltà tecnica lungo il percorso.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Aosta est per seguire le indicazioni per il tunnel del Gran San Bernardo. Qualche chilometro dopo Gignod si trova sulla sinistra un bivio con il cartello per Buthier e per il rifugio Chaligne; percorsi alcuni tornanti si passa Buthier e si continua su una stradina un po’ più stretta dove, in corrispondenza di un bivio, si trovano i cartelli di divieto di transito.
Descrizione
Dal divieto di transito si imbocca la sterrata sulla sinistra e si sale per qualche tornate passando davanti all’alpeggio di Mendey e poi si svolta a destra ad un bivio sulla strada ben segnalato da bolli gialli; si trascura sulla sinistra il bivio per il rifugio Chaligne, da dove poi si ritornerà, e continuando il cammino si arriva ad una diramazione dell’acqua dove sulla sinistra parte il sentiero che si inoltra nel fitto bosco. Superato un breve tratto di bosco si giunge ad un vasto pascolo dove si tiene la destra, senza raggiungere l’alpeggio posto poco sopra, e si rientra tra le alte conifere. Si passa alla sinistra di una baita e dopo poco si giunge ancora in uno spazio aperto dove è situato l’alpeggio di Collet (1925 m); lo si passa alla destra seguendo le frecce gialle sul muro che fanno rientrare il sentiero nel bel bosco e, con pendenza regolare, si arriva poco sopra ad incrociare una sterrata (2070 m) alla quale si prosegue in salita sulla destra. Dopo qualche minuto si trova sulla destra una deviazione segnalata da un bollo giallo su un sasso (2095 m) e si sale ancora nel bosco un po’ più rado, si passa accanto ad una croce lignea dopo la quale si riprende la dorsale che si fa un po’ più sottile e, al termine del bosco, si giunge poco sotto un ben visibile ripetitore (2346) che, compiuto qualche tornante, si raggiunge in breve. Ora il sentiero , diventando molto panoramico, segue con alcuni saliscendi la lunga cresta erbosa che si protende verso sud-ovest ed al termine della quale si vede in lontananza la vetta meta dell’escursione; dopo un lungo tratto si perde un po’ di quota per passare il col di Tardiva (2418 m) e si continua sulla sinistra della dorsale attraversando una zona franosa e successivamente, dove la cresta diventa larga, il sentiero si dirige verso la parte finale della cresta che giunge direttamente in vetta. Ora il tracciato diventa un po’ aereo, senza però creare difficoltà, ed in breve si raggiunge la vetta sulla quale sono state collocate due croci una lignea ed una metallica.
Per la discesa si continua dalla parte opposta da cui si è saliti sino ad arrivare al sottostante Col de Metz (2506 m) al quale si svolta a sinistra e al vicino bivio si lascia subito un sentiero che scende sulla destra; rimanendo ancora a sinistra ad un successivo bivio si scende verso il fondo del vallone dove si trova l’alpeggio di Tsa de Chaligne (2225 m). Dalla costruzione si inizia a scendere costeggiando il ruscello con la traccia che si perde un po’ tra l’erba e ci si indirizza, stando sulla destra, verso il bosco sottostante dove si trova il sentiero che lo discende; continuando nel folto bosco si incontrano alcune indicazioni per il rifugio che si raggiunge al suo limitare inferiore. Dal rifugio (1964 m), che si trova appena sopra l’omonimo alpeggio, si scende per la poderale e dopo una curva si trova un bivio con un sentiero ben marcato che scende sulla destra; lo si imbocca e dopo aver tagliato alcune volte la poderale si arriva all’alpeggio di Roncaille (1692 m) e da questo si giunge al bivio, appena sopra la sterrata, che abbiamo tralasciato durante la salita al quale si svolta a destra ed in breve si ritorna all’auto.
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