Rifugio Chabod, Rifugio Vitt. Emanuele (traversata) – Valsavarenche (AO)

20 luglio 2010 at 14:59

giancarlo

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momento della traversata

 

Quota 2710, 2734
Dislivello 1135
Difficoltà E
Segnavia 5, 10A, 1A, 1
Tempo 7h00′

 

Questa bella e lunga escursione ad anello ci fa percorrere gli splendidi ambienti di alta montagna della zona nord occidentale del parco Nazionale del Gran Paradiso passando per due rifugi situati in due zone con viste suggestive sulle più importanti vette del comprensorio e con la concreta possibilità di osservare da vicino begli esemplari di fauna alpina. Il traverso dal rifugio Chabod al Vittorio Emanuele è ben segnalato e comporta una perdita di poco più di 200 m di dislivello per contornare la Tête de Moncorvé e poi risalire verso il rifugio Vittorio Emanuele; da questo si scende verso il fondovalle e si ritorna al parcheggio.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta, si supera la barriera di Aosta est e si esce al casello successivo di Aosta ovest. Si prende la direzione per Courmayeur e, superato il comune di Aymavilles, si trova sulla destra la deviazione per la Valsavarenche, si passa da Introd e si risale la valle rimanendo a sinistra al bivio per la valle di Rêmes. Giunti al capoluogo Degioz si prosegue ancora qualche chilometro e dopo la deviazione per il campeggio si giunge ad un piazzale situato a sinistra della strada (1830 m circa) dove si può lasciare l’auto.

Descrizione

Dal parcheggio ci si dirige verso le paline che si trovano vicino al largo ponte che attraversa il torrente superandolo e passando subito tra le baite di Praviou; dopo l’ultima baita si inizia a salire con comodi tornanti nel bel bosco sul sentiero molto ben tenuto sino a compiere due lunghi traversi, uno verso sinistra ed uno verso destra, dopo i quali si esce in zone più aperte e si arriva alle baite di Lavassey (2194 m). Dietro di esse si trova un bivio segnalato da bolli gialli su di un sasso ed una palina lignea con l’indicazione a destra per il rifugio; presa questa direzione si risale con ampi tornanti il vallone passando a destra della bastionata rocciosa della Côte Savatère avvicinandosi ad essa più in alto e cominciando a vedere lo splendido scenario delle pareti del Gran Paradiso e delle cime circostanti. In seguito ci si  dirige verso il centro del vallone costeggiando il torrente ed arrivando ad un bivio nei pressi di un ponticello di legno dove, non oltrepassandolo, si tiene la sinistra allontanandosi dal corso d’acqua ed alzando lo sguardo a sinistra si può già vedere uno scorcio del rifugio. Si passa accanto ad una presa per l’acqua e, compiuti un paio di ampi tornanti, si arriva quasi subito all’ampio dosso dove è situato il rifugio Chabod. Dal rifugio si ritorna sul fondo del vallone da cui si è saliti sino al poco distante bivio in corrispondenza del ponticello di legno svoltando a sinistra e proseguendo a mezzacosta; continuando verso le pendici della Tête de Moncorvé si perde un po’ di dislivello attraversando una zona franosa con una grossa roccia piatta che si attraversa riprendendo poi l’evidente sentiero. Si attraversa un torrente su un ponticello di legno dirigendosi verso una pietraia sottostante una bastionata rocciosa che si risale sulla zona erbosa alla sinistra seguendo i ben visibili bolli gialli; si scende ancora di poco e, continuando a contornare la fiancata della montagna, si inizia a salire attraversando una zona di erba e pietre con l’ausilio di ben visibili ometti di pietra. Continuando a camminare in leggera salita si contorna ancora un costone erboso e finalmente si può già vedere in lontananza la sagoma del rifugio Vittorio Emanuele con sullo sfondo la calotta ghiacciata del Ciarforon e la Becca di Monciair. Si attraversa ancora una piccola pietraia e si arriva ad un ponticello oltre il quale si raggiunge in breve il bivio col sentiero che sale da Pont segnalato da una palina lignea; si svolta a sinistra verso l’ormai evidente sagoma del rifugio che in breve si raggiunge. Il rifugio è situato in posizione un po’ chiusa tra le morene dei ghiacciai del Gran Paradiso e di Moncorvé e si trova poco sopra il piccolo laghetto di Moncorvé.

Per la discesa si ritorna sino al bivio e qui si tiene la sinistra scendendo poco sotto con una scale di pietra e poi si perde rapidamente quota passando tra dossi erbosi; si arriva in vista del sottostante fondovalle di Pont e con numerosi e regolari tornanti si entra nel bosco di conifere. Anche qui con numerosi tornanti si arriva in una zona più pianeggiante e attraversato un ponte si giunge nel fondovalle dove si trova un grande parcheggio; si prende la strada asfaltata che scende attraversando le poche case poi si imbocca una traccia sulla destra che si avvicina al torrente e lo costeggia per un lungo tratto sino ad un ponte in corrispondenza del quale si riprende la strada. Dopo una curva si è in vista del parcheggio della partenza che si raggiunge in fondo al rettilineo.

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