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Rifugio Chabod – Valsavarenche (AO)
Quota | 2731 |
Dislivello | 876 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 5, 10A |
Tempo | 2h30′ |
Questo bel rifugio è situato nel cuore del Parco nazionale del Gran Paradiso e l’itinerario per il suo raggiungimento attraversa all’inizio un bellissimo bosco di conifere per poi sbucare nella parte più aperta dove lo scenario diventa spettacolare per gli ambienti di media montagna e per la vista dell’imponente parete nord del Gran Paradiso. Dal rifugio è spettacolare la vista della catena che comprende la Becca di Montandaynè, l’Herbetet ed il Gran Paradiso mentre è pure ampio e spettacolare sulla parte opposta della Valsavarenche. Trovandosi nella zona del Parco è facile anche incontrare esemplari di fauna alpina.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta, si supera la barriera di Aosta est e si esce al casello successivo di Aosta ovest. Si prende la direzione per Courmayeur e, superato il comune di Aymavilles, si trova sulla destra la deviazione per la Valsavarenche, si passa da Introd e si risale la valle rimanendo a sinistra al bivio per la valle di Rêmes. Giunti al capoluogo Degioz si prosegue ancora qualche chilometro e dopo la deviazione per il campeggio si giunge ad un piazzale situato a sinistra della strada (1830 m circa) dove si può lasciare l’auto.
Descrizione
Dal parcheggio ci si dirige verso le paline che si trovano vicino al largo ponte che attraversa il torrente superandolo e passando subito tra le baite di Praviou; dopo l’ultima baita si inizia a salire con comodi tornanti nel bel bosco sul sentiero molto ben tenuto sino a compiere due lunghi traversi, uno verso sinistra ed uno verso destra, dopo i quali si esce in zone più aperte e si arriva alle baite di Lavassey (2194 m). Dietro di esse si trova un bivio segnalato da bolli gialli su di un sasso ed una palina lignea con l’indicazione a destra per il rifugio; presa questa direzione si risale con ampi tornanti il vallone passando a destra della bastionata rocciosa della Côte Savatère avvicinandosi ad essa più in alto e cominciando a vedere lo splendido scenario delle pareti del Gran Paradiso e delle cime circostanti. In seguito ci si dirige verso il centro del vallone costeggiando il torrente ed arrivando ad un bivio nei pressi di un ponticello di legno dove, non oltrepassandolo, si tiene la sinistra allontanandosi dal corso d’acqua ed alzando lo sguardo a sinistra si può già vedere uno scorcio del rifugio. Si passa accanto ad una presa per l’acqua e, compiuti un paio di ampi tornanti, si arriva quasi subito all’ampio dosso dove è situato il rifugio (2712 m). Superatolo, si raggiunge il soprastante locale invernale dove, ignorata la traccia che di dirama alla destra, si sale a sinistra oltrepassando qualche piccolo dosso dai quali, scesi di pochi metri a sinistra, si arriva ad un bivio segnalato da una palina (2727 m). Abbandonato il sentiero che si addentra nel vallone del Grand Neyron, si scende su quello di sinistra che dapprima costeggia la dorsale rocciosa e poi si allontana da essa verso destra; attraversato il torrente su un ponticello si giunge all’alpeggio di Montandayné (2032 m) dove il sentiero devia decisamente alla sinistra. Attraversato di nuovo il torrente ci si avvicina di nuovo alla dorsale rocciosa scendendo nel canale che la costeggia sulla destra. Dopo numerosi stretti tornanti il tracciato, perdendo di pendenza, piega alla sinistra arrivando di nuovo al casotto di Lavassey dal quale si ritorna al punto di partenza.
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