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Punta Fetita – La Salle (AO)
Quota | 2630 |
Dislivello | 1098 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 3,2,2A,2B |
Tempo | 2h30′ |
Lunga escursione ad anello con una percorrenza di oltre 16 km che si sviluppa per i bei pascoli ed i boschi sopra La Salle compiendo la traversata in cresta di una panoramica cima; il primo tratto del ritorno si sviluppa su una larga dorsale che delimita ad ovest il bellissimo vallone di Vertosan con i suoi verdi pascoli e i begli alpeggi e comunque per il ritorno bisogna calcolare più o meno lo stesso tempo dell’andata. La difficoltà maggiore si trova tra il Col Fetita e la Punta Fetita dove si trova un sentiero ed una breve cengia molto esposti in cui si deve prestare molta attenzione, mentre per il resto l’escursione percorre sentieri o sterrate ben segnati da bolli e paline .
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta sino alla barriera di Aosta-est, la si supera e si esce allo svincolo di Morgex; al semaforo si svolta a destra e, percorsi pochi chilometri, si arriva all’incrocio per La Salle. Si gira a sinistra e si risale la strada che si snoda nell’abitato seguendo le indicazioni per Morge che si raggiunge dopo alcuni chilometri e dove si può posteggiare negli spazi situati prima di una curva (1736 m) con l’indicazione per Planaval.
Descrizione
Dalla strada asfaltata si imbocca la poderale e subito prima del cartello di divieto di transito si stacca sulla sinistra un sentiero, segnalato da uno sbiadito bollo giallo su un sasso, che si inoltra nel bosco con pendenza costante; usciti in uno spazio aperto si ritrova la poderale (1883 m) che si segue per alcuni tornanti ignorando tre strade che si dipartono lungo di essi alla nostra destra. Passando tra qualche pascolo e alcune baite si arriva, sempre camminando sulla strada, all’alpeggio di Les Ors Desot (2105 m) dove sul fianco di una lunga vasca di cemento si trovano i bolli gialli che ci fanno continuare sul sentiero-mulattiera che parte da essa e si prosegue in lieve pendenza passando accanto a due paline (2143 m) che ci fanno salire alla destra allontanandosi dalla mulattiera; poco sopra si incrocia di nuovo la poderale e, se non si vuole allungare troppo il percorso, si possono tagliare comodamente i molti tornanti camminando sui prati passando accanto ad una presa per l’acqua e proseguendo per tracce. Si punta ora alla strada ben visibile verso il fondo del vallone che si raggiunge e, svoltando a sinistra si raggiunge in breve l’alpeggio del Tramail des Ors; qui sul muro di cemento di una grande vasca si trovano le frecce gialle che ci indicano di svoltare a destra passando sotto una presa per l’acqua ed iniziando un lungo traverso ascendente dove si supera una spaccatura dovuta ad una frana. Piegando col sentiero a sinistra si passa davanti ad alcune paline (2549 m) segnaletiche situate poco sotto il col Fetita (2561 m) che con un ultimo strappo si raggiunge. Dal colle si ritorna alle paline e si svolta a sinistra iniziando un traverso esposto che, dopo aver contornato una cima rocciosa, continua su una cengia molto esposta che raggiunge un piccolo colletto; da qui si risale, stando un po’ sulla sinistra, una puntina rocciosa da cui si vede davanti la punta meta dell’escursione che, su evidente traccia, si raggiunge in pochi minuti. Dalla vetta, su cui si trova un basso ometto di pietre, ci si dirige verso una croce posta poco più in basso e da questa si scende sul sentiero che percorre l’ampia e lunga dorsale sulla sinistra del filo, si passa alla sinistra di un dentino roccioso arrivando al Col Boromein (2336 m). Si cammina ora su una stradina che scende ancora nel rado bosco e si arriva al Col de Bard (2201 m) dove, a destra delle paline , scende un evidente sentiero nel bosco che perde rapidamente quota arrivando al bel villaggio di Arpilles (1900 m); si continua ora su una sterrata che scende e, ignorata una strada che più sotto si stacca sulla destra, si scendono un paio di tornanti e si arriva ad un bivio in prossimità di alcune paline (1774 m) al quale si svolta a sinistra giungendo in breve all’alpeggio di Pointeilles (1750 m). Qui si possono tagliare alcuni tornanti della sterrata scendendo per i prati sottostanti poi, scesi per poco sulla strada, si trova un’evidente traccia che parte a destra da un tornante e raggiunge la frazione di Challancin (1648 m); si scende a sinistra per raggiungere la chiesetta alla destra della quale si trova una strada che si sale sino al primo tornante da cui inizia sulla sinistra una sentiero che sale in lieve pendenza in un bosco di betulle e costeggia per un tratto un “ru”. Si passa accanto ad un muro di contenimento in pietre e poco dopo si giunge a Morge sulla strada asfaltata, si continua sulla destra risalendo alcuni tornanti ed in breve si ritorna al parcheggio.
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