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Bivacco Chentre-Bionaz – Bionaz (AO)
Quota | 2534 |
Dislivello | 1086 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 14 |
Tempo | 2h30′ |
Questo nuovo bivacco si trova sull’itinerario di salita alla Becca di Luseney che lo domina da sopra i suoi estesi versanti detritico-morenici ed in posizione eccezionalmente panoramica sia sul sottostante fondovalle che sulle cime del versante opposto della valle. L’avvicinamento si svolge dapprima attraversando bei boschi di conifere e poi, usciti in spazi più aperti, si attraversano valloni solitari con larghe zone di sfasciumi. Non vi sono difficoltà nel raggiungerlo se non il tratto ripido che conduce al colletto appena sotto il bivacco ed eventualmente l’attraversamento del torrente che si effettua sui sassi dell’alveo quando, durante, il disgelo le acque si potrebbero presentare impetuose e col livello più alto.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta uscendo alla barriera di Aosta est e proseguendo in direzione del tunnel del Gran San Bernardo; appena usciti dalla seconda galleria si devia a destra in direzione della Valpelline. Si prosegue per alcuni chilometri sino a Bionaz dove, appena prima dell’abitato, si svolta a sinistra verso la diga di Beauragard, percorsi pochi chilometri si arriva alla località La Ferrera (1720 m) dove, in prossimità di un bivio, con una strada poderale si trovano le paline dell’inizio dell’itinerario e dove si può posteggiare l’auto nei piccoli slarghi adiacenti.
Descrizione
Dalle paline si scende per la poderale perdendo un centinaio di metri di dislivello, si passa davanti ad una baita e si arriva ad un ponte sovrastato da una chiesetta dove, subito dopo, si trova la baita di Pouillay (1639 m). Da qui il sentiero inizia a salire nel bosco di conifere e subito si trova un bivio (1656 m) al quale si lascia a sinistra la traccia con bolli rossi; si prosegue compiendo qualche largo tornante che guadagna subito quota e, superato un cancelletto di legno, si esce in una piccola valle aperta dove si prosegue sulla sinistra. Verso il fondo si trova un bivio segnalato da una palina (1907 m) al quale si svolta a sinistra iniziando un tratto abbastanza ripido che sale a mezzacosta sopra la Comba d’Avée e dopo aver tagliato un canale abbastanza stretto si giunge in un piccolo vallone; si passa da un piccolo colle sempre nel bosco (2118 m) e si scende, perdendo una cinquantina di metri di dislivello, verso un torrente che si guada nel suo punto migliore seguendo alcuni ometti di pietre. Attraversati subito dopo un paio di ruscelletti si rimonta un pendio erboso alla sinistra di una larga zona franosa e al suo culmine si giunge in una largo pascolo dove, in alto a sinistra, si trova il rudere della baita di Pra de Dieu (2283 m). Subito dopo si arriva ad un piccolo colle da cui ci si immette in un vallone dove il sentiero prosegue sulla sinistra orografica e, aumentando gradatamente la pendenza sino a diventare molto ripido, raggiunge uno stretto intaglio sulla destra; qui giunti si svolta a sinistra e si giunge subito, poco sopra un piccolo sperone erboso, al bivacco che si vede solo all’ultimo momento.
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