Maderhutte – Brig (Vallese) – CH

21 agosto 2010 at 15:22

giancarlo

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maderhutte

 

 

Quota 2640
Dislivello 875
Difficoltà E
Segnavia Bolli bianco/rossi
Tempo 2h30′

 

Traccia GPS

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La Maderhutte, attualmente chiusa, è situata sopra un panoramico promontorio che si affaccia sulla conca di Briga con lo sguardo che si spinge a nord sino ai ghiacciai dell’Oberland e alle cime e vallate che da essi si estendono a meridione, mentre a sud è chiuso dalla Punta Terrarossa e dalla sua cresta sud ovest. Il suo raggiungimento non comporta nessuna difficoltà ed è consigliato a chi apprezza camminare in zone solitarie che nello stesso tempo offrono ampi spazi panoramici.

Avvicinamento

Si percorre la A-26 Genova-Gravellona Toce e, arrivati a Gravellona, si prosegue sulla superstrada in direzione di Domodossola e del confine di Stato. Superata la dogana di Iselle-Trasquera si continua in territorio svizzero arrivando al Passo del Sempione che si supera e si scende per pochi chilometri giungendo al villaggio di Rotwald dove si può lasciare l’auto nei parcheggi lungo la strada o in uno slargo in prossimità di un ristorante.

Descrizione

Il sentiero parte alla destra dell’hotel Post, dove si trova una palina al termine dello slargo dei posteggi, e sale nel bosco tagliando alcuni tornanti; passata un’altra palina e superata alla sinistra una bella baita, si continua a tagliare la strada per poi percorrerla per qualche decina di metri sino ad incontrare un bivio (1825 m), segnalato da una caratteristica palina lignea, al quale sui svolta a destra salendo per il sentiero che si alza un po’ ripido nel bel bosco di conifere incrociando in più punti la sterrata che lo rimonta. Il tracciato passa non distante da uno skilift e, dopo numerosi tornanti, arriva fuori dal bosco sulla strada che aggira un basso dosso erboso sopra il quale si trova un ristorante; camminando sulla strada ci si indirizza verso delle evidenti paline (2245 m) situate sui prati alla sinistra accanto ad un masso dove si continua verso i dossi erbosi che si trovano di fronte e, superatili, si inizia a salire nel vallone raggiungendo una zona pietrosa. La si attraversa e si risale per una traccia che, staccandosi a destra,  rimonta un dosso morenico sopra il quale si devia ancora a destra tagliando il corto pendio tra grossi massi e si arriva al promontorio dove è situato il panoramico rifugio.

 

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