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Col du Lac Noir – Valgrisenche (AO)
Quota | 2876 |
Dislivello | 1095 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 12E |
Tempo | 3h45′ |
Lunga escursione, circa 20 km, che una volta superato il rifugio Bezzi si sviluppa in ambienti solitari e poco frequentati attraversando i ripidi pendii erbosi dell’alta Valgrisenche ed inoltrandosi in un pietroso vallone morenico che termina al panoramico Col di Lac Noir. Le difficoltà della salita si trovano nella parte alta dell’itinerario sul lungo traverso dopo il rifugio dove si trova qualche breve passaggio un po’ esposto e nel vallone che conduce al colle dove terminano i bolli gialli e si seguono gli ometti di pietra ed una molto esile traccia; per il resto il percorso è ben segnalato e, vista la solitudine dei luoghi è anche possibile fare avvistamenti di fauna alpina.
Avvicinamento
Si percorre la a-5 Torino-Aosta, si supera la barriera di Aosta est per uscire al successivo casello di Aosta ovest. Si prende la direzione Aosta e poi Courmayeur e sulla statale di fondovalle, nel comune di Arvier, si arriva alla frazione di Leverogne dove si seguono le indicazioni per la Valgrisenche. Raggiunto il capoluogo della valle si prosegue per Bonne e si continua sulla strada che costeggia la fiancata della montagna arrivando al villaggio di Surier dove si può comodamente lasciare l’auto.
Descrizione
Dal parcheggio si raggiungono le paline degli itinerari escursionistici e si inizia a salire sulla sterrata incontrando quasi subito un bivio (1865 m) dove, ignorando la diramazione della strada a sinistra, si continua verso il vallone centrale. Camminando in leggera salita si arriva al vecchio alpeggio di Tsalé (1938 m) che si lascia a sinistra e si continua su percorso quasi rettilineo sino ad incontrare un bivio (2026 m) dove a destra scende una stradina e davanti a noi inizia un sentiero; imboccato quest’ultimo si prosegue a mezzacosta poco sopra il torrente passando sotto gli scoscesi versanti della montagna arrivando in vista di un traliccio della teleferica. Raggiuntolo ci si trova ormai a poche decine di metri dal rifugio Bezzi (2286 m) che si vede solo all’ultimo momento e si raggiunge in pochi minuti. Dal rifugio si raggiungono le paline che si trovano poco oltre e, seguendo le indicazioni dell’itinerario, ci si indirizza leggermente sulla destra per scendere verso il torrente che si supera su di un ponticello di legno; superatolo si segue il sentiero che, dopo aver attraversato un ruscello, giunge ad un bivio ben segnalato da bolli gialli (2294 m) dove si tralascia quello di sinistra e si prosegue sulla destra alzandosi leggermente sul sentiero che prosegue nell’erba e supera un altro bivio con una traccia (2304 m) che scende a destra. Dopo qualche comodo tornante si inizia una lunga salita a mezzacosta che supera un rudere (2370 m) e, seguendo i costoni e gli impluvi della montagna, si alza leggermente con qualche traverso un po’ esposto; dopo aver superato un torrente, che potrebbe creare qualche difficoltà in caso di grande portata d’acqua, l’esposizione sui ripidi pendii diminuisce e si piega gradatamente sulla sinistra entrando in un lungo e solitario vallone. Si prosegue in piano sulla pietraia seguendo il torrente che poco più avanti si attraversa e, risaliti con qualche svolta, si giunge ad un bivio (2630 m) segnalato da un sasso con un bollo giallo; dopo un breve tratto pianeggiante si inizia a salire con qualche tornante e si entra in un secondo vallone dove la traccia diventa labile e si è aiutati dagli ometti di pietre e da qualche bollo giallo che terminano ad una quota di 2725 m con gli ultimi ben visibili su un grosso masso. D’ora in poi si devono seguire i ben visibili ometti di pietre che ci indirizzano, con la traccia che è visibile solo a tratti, verso il centro del vallone su un percorso che prevalentemente si sviluppa tra molte zone pietrose e punta ad una bassa morena; risalitala si giunge così all’ampia insellatura del Col du Lac Noir dove anche in stagione avanzata si possono trovare residui nevai.
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