Punta Palasina – Brusson (AO)

14 dicembre 2010 at 19:24

giancarlo

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punta-palasina

 

 

 

Quota 2804
Dislivello 1027
Difficoltà E
Segnavia 5 (ove visibile)
Tempo 3h00′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

La salita a questa cima ci fa percorrere un bel vallone solitario e, dopo aver superato un ben tenuto alpeggio, ci consente di raggiungere una panoramica cima dalla quale la vista d’insieme è veramente eccezionale e che si trova in un’invidiabile posizione centrale rispetto ai numerosi “3000″, e non, che costellano la vicina media ed alta valle di Ayas mentre più verso ovest si può spaziare sul gruppo dell’Avic e dell’Emilius. Per affrontare la salita bisogna comunque consultare il bollettino nivometeorologico perché sia il lungo traverso sotto il Bieterorn che il pendio oltre l’alpeggio di Palasina necessitano che la neve sia ben assestata; in caso di pericolo di slavine si può arrivare appena sotto l’alpeggio tenendo la sinistra al bivio quota 2133 m e, seguendo la traccia della strada di fondovalle, raggiungere una evidente baita dalla quale si risalgono i pendii di una larga dorsale che arrivano appunto sotto di esso.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Verres e si seguono le indicazioni per la valle di Ayas. Giunti nell’abitato di Brusson si trova un bivio, appena dopo il centro, con le indicazioni per Estoul al quale si devia a destra e si risale per qualche chilometro la strada che giunge alle case del villaggio superate le quali si trova sulla sinistra, al limitare del bosco, un comodo parcheggio dove lasciare l’auto.

Descrizione

Dal parcheggio ci si inoltra nel bosco di conifere seguendo le quasi sempre presenti tracce e comunque costeggiando al margine del bosco le piste di sci che si alzano verso la soprastante cima del Bieterorn; passati poco lontano dall’alpeggio di Chanlochére situato alla sinistra della pista si arriva in breve ad incrociare una poderale dove sono ben visibili le paline segnaletiche (2028 m) alle quali si svolta a sinistra. Seguendo sempre la traccia della poderale ci si avvicina agli impianti di risalita del piccolo comprensorio, situati poco più in alto, passando sotto le funi di due di essi e per raggiungere il vicino alpeggio di Chavanne (2118 m). Passati in mezzo alle poche baite si cammina sempre sulla poderale, che quasi subito svolta a destra seguendo la fiancata della montagna, raggiungendo un bivio segnalato da paline (2133 m) e lasciando alla sinistra la traccia che scende si prosegue addentrandosi a mezzacosta nel vallone dominato alla sua testata dalla Punta Valfredda. In questo tratto l’itinerario non guadagna molto dislivello e, dopo aver tenuto la sinistra ad un altro bivio (2193 m), compie un lungo traverso a mezzacosta passando sotto i risalti rocciosi delle pendici settentrionali del Monte Bieterorn (prestare molta attenzione in caso di innevamento abbondante o recente). Al termine del traverso si perdono pochi metri di dislivello per raggiungere le ben visibili paline (2253 m) situate in una piccola conca sul fondo del vallone in una zona con alcuni grossi massi erratici e, rimontando i dossi alla sinistra, si inizia la risalita di questi ultimi con la pendenza che ora si accentua un po’ con alcuni brevi strappi; quando la pendenza diminuisce si vedono le baite dell’alpeggio di Palasina (2422 m) che ben presto si raggiungono e si superano raggiungendo le poco distanti paline situate dietro di esse. Ora la nostra meta è ben visibile davanti a noi con i suoi ampi pendii che si iniziano a risalire dapprima sotto la verticale della punta per poi spostarsi, a mano a mano che si procede, verso destra compiendo alcuni zig-zag nei punti più ripidi; rimanendo sempre sulla destra si raggiunge una poco marcata dorsale che porta in un piccolo canale al termine del quale si raggiunge l’anticima (2777 m). Da questa si segue fedelmente la cresta, attenzione alle cornici, che prosegue verso ovest e dopo un ultimo strappo un po’ più ripido si raggiunge la panoramica vetta.

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