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Col de Champillon – Doues (AO)
Quota | 2725 |
Dislivello | 1223 |
Difficoltà | E |
Segnavia | Nessuno |
Tempo | 3h30′ |
La lunga salita a questo panoramico colle si può dividere in due parti distinte: la prima, sino al rifugio Letey, facile e generalmente al riparo da pericoli oggettivi mentre oltre ad esso la salita del canale diventa un po’ più impegnativa con qualche pendio e qualche traverso più esposto: tecnicamente non vi sono difficoltà eccessive anche se per affrontarne la salita bisogna, come al solito, informarsi sulle condizioni nivometeorologiche e valutare al momento gli eventuali carichi nevosi del pendio. Durante il percorso di avvicinamento si passa all’inizio da panoramici alpeggi ed in seguito, entrando nel vallone di Ollomont, ci si offre la spettacolare vista del Grand Combin e delle altre vette limitrofe per arrivare poi al colle dove lo sguardo spazia sulla bassa valle del Gran San Bernardo.
Avvicinamento
Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce alla barriera di Aosta est proseguendo poi verso il tunnel del Gran San Bernardo; subito dopo la seconda galleria si imbocca sulla destra lo svincolo per la Valpelline e si percorre la strada sino alla frazione di Rhins dove, sulla sinistra, si trovano le indicazioni per Doues. Risaliti alcuni chilometri e raggiunto il comune di Doues si seguono le indicazioni per Torrent e per Champillon; compiuti alcuni tornanti si giunge alla frazione di Haut Prabas dove termina di solito l’apertura invernale della strada e dove si può lasciare l’auto in qualche slargo attiguo.
Descrizione
Dalla strada si risalgono senza percorso obbligato i pendii verso nord che si alzano dolcemente e, attraversando poco sopra la poderale, si punta all’evidente baita di Pointier (1648 m) che è situata ai margini di un piccolo bosco di conifere. Superata la costruzione si prosegue dietro di essa passando tra pochi alberi arrivando ad un breve ed un po’ più ripido pendio al cui termine superiore si trova la panoramica baita di Rossa (1734 m); superatala alla destra si risale uno scivolo, che raggiunge di nuovo la poderale passando accanto ad una baita recintata da uno steccato, per rimontare successivamente un breve pendio che raggiunge l’alpeggio di Plan Taredaz (1836 m) situato ben visibile un centinaio di metri al di sopra. Proseguendo sempre verso nord si attraversa di nuovo la poderale raggiungendo l’alpeggio di Parc (2063 m), con le caratteristiche stalle a semibotte, da cui ora si segue verso destra il tracciato della strada che passa accanto ad una vecchia costruzione e compie una leggera curva a sinistra raggiungendo Plan Debat (2088 m) dove si incontrano alcune paline segnaletiche. Da questo punto il panorama cambia decisamente passando dagli scorci sulla conca di Aosta e le vette della parte meridionale della valle al più vicino e suggestivo scenario della conca di Ollomont con il Grand Combin che la fa da padrone svettando su Gèle, Velan, Avril e le altre cime della Valpelline. Superate dunque le paline si devia sulla sinistra appena prima di una croce in pietra e si prosegue con percorso quasi rettilineo verso le ondulazioni che conducono al ben visibile alpeggio di Tsa de Champillon (2309 m) che si oltrepassa, deviando leggermente verso sinistra, risalendo infine con qualche tornante i dossi nevosi giungendo in breve, con un ultimo strappo, alla panoramica costruzione del rifugio Letey (o Champillon, 2436 m). Passando dietro di esso alla sinistra si inizia a salire, con percorso che si fa un po’ ripido e faticoso, il pendio che scende alla destra di alcuni contrafforti rocciosi compiendo alcuni tornanti; quando il terreno si fa ancor più ripido ci si sposta allora sulla destra del canale con un ampio traverso che taglia il pendio del canalone. Ancora pochi metri un po’ ripidi e poi la pendenza diminuisce sensibilmente e, dirigendosi verso un’ampia insellatura, si raggiunge in breve l’ometto di pietre situato al colle.
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