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Col Bassac Deré – Rhemes N.D. (AO)
Quota | 3082 |
Disl. | 1228 |
Diff. | E |
Segnavia | 13d |
Tempo | 4h00′ |
Escursione lunga ma di grande soddisfazione e dal mutevole ambiente: si passa dai pascoli della bassa valle per arrivare agli ambienti caratteristici dell’alta montagna. Non presenta tratti troppo ripidi (tranne una cinquantina di metri per arrivare al colle e l’ultimo tratto sotto la vetta) ed ha un po’ di esposizione nel tratto finale dal colle in poi; metà del percorso si svolge su sentiero ed il rimanente su pietraie moreniche e sfasciumi ben segnalato sino al colle.
Avvicinamento
Con l’autostrada A5 si supera la barriera di Aosta Est per uscire al successivo casello di Aosta Ovest – Saint Pierre. Si prosegue in direzione Courmayeur e superato Villeneuve si trova sulla destra lo svincolo per la Val di Rhêmes. Appena fuori dall’abitato di Introd c’è il bivio che a destra porta alla Val di Rhêmes. Giunti a Rhêmes-Notre-Dame si attraversa il piccolo borgo e si prosegue sulla strada asfaltata sino a Thumel dove si trova un ampio parcheggio sulla sinistra poco prima che finisca la strada stessa.
Descrizione
Dal parcheggio si prosegue sulla strada sino a trovare sulla sinistra le paline poste alla partenza dell’itinerario. Si sale seguendo le indicazioni per il rifugio Benevolo passando accanto ad una cappelletta votiva e subito dopo un casotto dei guardaparco. Il sentiero prosegue in falso piano costeggiando la sponda sinistra orografica della Dora di Rhêmes, scende di poco per attraversare un torrentello e risale grazie una scaletta di cemento per passare sulle balze terrazzate del vallone. Senza eccessiva pendenza, supera alcune recenti opere idriche e raggiunge la strada sterrata che arriva dal fondovalle; la si sale a sinistra, si passa davanti ad un’alta cascata e, in prossimità di una curva, si svolta a destra per un sentiero che taglia, con pendenza più accentuata, alcuni tornanti della strada: ora si può vedere sopra un promontorio roccioso il rifugio e più in fondo l’imponente Granta Parei. Dopo averla ripresa ed effettuato ancora una scorciatoia, si sale col sentiero per gli ultimi prati che precedono il rifugio Benevolo. Alla sinistra di questo si trovano le paline che ci indicano di proseguire verso un dosso roccioso dove il sentiero, in leggera discesa, supera un ponticello e si porta verso l’alpeggio diroccato di Des Sauches (2313m). Da qui il tracciato si dirige, salendo a mezza costa, sui contrafforti della montagna ed arriva ad un bivio segnalato da una palina dove bisogna svoltare a destra e salire, con pendenza più accentuata, i numerosi tornanti che verso la fine diventano un po’ ripidi e portano sulla dorsale erboso-detritica che fa da spartiacque con la Comba de Golette. Si prosegue sulla comoda cresta con qualche saliscendi e si raggiunge un altro bivio segnalato da una palina dove bisogna prendere la traccia di destra. Da questo punto si camminerà sempre su terreno detritico e sassi abbandonando la traccia di terra battuta per quella pietrosa tipica delle zone moreniche. Davanti a noi si vede ben distintamente l’intaglio del Col Bassac Deré. Seguendo gli ometti di pietra la traccia scavalca qualche modesto dosso morenico, e confondendosi a tratti col pietrisco, giunge al Lago di Goletta; si attraversa il suo estuario su di un ponte di pietre e lo si contorna sul suo lato destro passando ai margini di una zona acquitrinosa. Alla nostra sinistra svetta la Granta Parei e, sotto di essa, la lingua del ghiacciaio de Golette che scende fin quasi alle sponde del lago mentre alla nostra destra campeggia la Grande Traversière e la Punta Bassac Sud. Dopo aver costeggiato il lago, la traccia sale obliquamente sulla morena e si indirizza verso un bassa bastionata rocciosa da dove scende dell’acqua: la si risale con breve tratto ripido alla destra per arrivare ad un pianoro morenico di rocce chiare. Gli ometti di pietra e i bolli gialli, sempre ben visibili, ci portano verso una fascia di pietrame più scuro che si sormonta con qualche tornante e, dopo un breve tratto in piano che attraversa una zona di pietre un po’ più grosse, si arriva sotto la verticale del colle. Molto faticosamente si risale sulla sinistra il canale senza tornanti ma con percorso diretto reso difficoltoso, oltre che per la pendenza, anche per il terreno reso scivoloso dai fini detriti e dalle pietre instabili. Si arriva così allo stretto valico del colle dove si trova una palina ed una tavola orientativa delle cime circostanti; di fronte si vede la Grande Sassière con il grande seracco pensile e sotto il crepacciato ghiacciaio di Glairetta mentre guardando verso Est si scorge la Grivola, la frastagliata cresta della punta Bioula, le punte Perchà e la Cima di Entrelor.
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