Mont Poussuil – Pontboset (AO)

11 giugno 2011 at 13:55

giancarlo

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 cresta-prima-della-vetta

 

 

Quota 2221
Dislivello 1188
Difficoltà E
Segnavia Alta Via 2
Tempo 3h00′

 

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

 

Il Mont Poussuil è una modesta elevazione della lunga dorsale che dal Mont Debat scende sino alla bassa valle proprio sopra l’abitato di Hône e si raggiunge facilmente, anche in assenza di sentiero, dall’omonimo colle situato, sul passaggio dell’Alta Via 2 nel tratto che da Donnas porta a Champorcher, un centinaio di metri al di sotto di esso. Il panorama è molto bello sia sulle cime circostanti della zona di Champorcher e del vallone sopra Donnas che su quelle appena più lontane della bassa valle del Lys e della valle d’Ayas. Il suo raggiungimento non comporta alcuna difficoltà ed il tracciato si sviluppa in bei boschi nella parte bassa mentre più in alto si attraversa qualche pascolo alternato a zone di bassa vegetazione e comunque, non essendo una zona molto frequentata, è indicato se si vuole fare un percorso al di fuori dei sentieri affollati. Prima di giungere al colle si passa dal bel Santuario di Retmpio con il caratteristico pulpito esterno fatto di pietre mentre, durante la discesa, vale la pena di vedere il caratteristico alpeggio di Glair, vicino al punto di partenza, dove vi sono le baite costruite sotto a grossi massi.

Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si esce al casello di Pont St. Martin prendendo la direzione per Aosta. Superato l’abitato di Bard si svolta a sinistra alla prima rotonda continuando per la valle di Champorcher e, raggiunto il comune di Pontboset, si entra nel villaggio al secondo svincolo per seguire l’indicazione per la frazione di Crest che si raggiunge percorrendo una stretta strada con molti tornanti al termine dei quali si trova un comodo parcheggio con una ventina di posti auto situato appena sotto le abitazioni.

Descrizione

Dal posteggio ci si incammina verso le abitazioni e, appena prima di esse, sulla sinistra ci sono le paline che indicano la partenza dell’itinerario. Ci si alza con qualche tornante e poi si cammina in piano su una bella mulattiera addentrandosi nel bosco di faggi e noccioli incontrando subito un bivio segnalato da paline al quale si continua diritto ignorando il sentiero che si stacca sulla destra; si prosegue ancora senza pendenza seguendo di fianco una condotta in cemento dell’acqua che taglia la fiancata della montagna e ,oltrepassate poi un paio di cappellette votive, la mulattiera passa sopra l’alpeggio di Glair, che rimane nascosto alla vista ma che almeno al ritorno vale la pena visitare per le caratteristiche baite costruite sotto grosse pietre. Subito dopo si giunge ad un ponte che ci permette di oltrepassare il torrente Brenve per proseguire, per un breve tratto, questa volta sopra la condotta stessa arrivando nei pressi di un cancello metallico da dove, a destra, si alza un ripido sentiero; con numerosi e stretti tornanti si guadagna subito quota ignorando due tracce che si staccano sulla sinistra, una appena prima ed una subito dopo un rudere (1327 m), e dopo un breve traverso a destra nel bosco si giunge sotto le baite attigue al Santuario di Retempio (1485 m) che si raggiungono direttamente. Prima della chiesa si svolta a sinistra verso una larga dorsale boschiva che salendo dietro di essa si restringe e dove più sopra si trova un bivio (1653 m) al quale si tiene la sinistra scendendo di poco per poi riprendere in leggera salita ed arrivare al panoramico alpeggio di Valsomma damon (1721 m).  Superate le baite ci si dirige a sinistra perdendo un po’ quota verso un piccolo pascolo dove si attraversa il ruscello e si punta ad un evidente rudere (1744 m) dal quale si sale verso il centro del piccolo vallone dove si trova un grande ometto di pietre (1828 m); anche qui, avendo ormai di fronte il colle Poussuil, si attraversa il piccolo pascolo per risalire prevalentemente sulla sinistra il ripido scivolo che con stretti tornanti si raggiunge faticosamente arrivando all’ometto di pietre posto sul valico. Ora si svolta a destra e, a tratti su una labile traccia che a volte si confonde nella bassa vegetazione, si risale ad un colletto dove si devia a sinistra per rimontare l’ultimo tratto verso la larga cresta pianeggiante che conduce in vetta.

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