Laghi di Belle Combe – La Thuile (AO)

1 agosto 2010 at 21:55

giancarlo

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secondo-lago-bellecombe

 

 

 

Quota 2383, 2388
Dislivello 835
Difficoltà E
Segnavia 8
Tempo 3h00′

 

Traccia GPS

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Altimetria e dettagli

Escursione abbastanza frequentata che conduce a due grandi e pittoreschi laghi dall’acqua color smeraldo incastonati in un ambiente di media montagna con le ultime propaggini erbose che si perdono tra grandi pietraie delle cime circostanti; il secondo lago ha poi la caratteristica di avere un grande faraglione che sorge dalle acque. Il panorama è chiuso dalle fiancate rocciose che li circondano mentre, durante l’avvicinamento, non mancano belle vedute sulla catena del Monte Bianco dall’Aiguille des Glaciers alle Grandes Jorasses. Durante la salita o la discesa vale senz’altro la pena di compiere anche un paio di brevi deviazioni per vedere le spettacolari cascate del Rutor.

 Avvicinamento

Si percorre la A-5 Torino-Aosta e si supera la barriera di Aosta est per proseguire sull’autostrada e uscire allo svincolo di Morgex; al semaforo si svolta a destra e si prosegue sulla statale di fondovalle sino a Pré St. Didier dove si entra in paese e si seguono le indicazioni per La Thuile. Qui giunti si seguono le indicazioni per le cascate e La Joux dove si può lascire l’auto nei comodi parcheggi o slarghi.

Descrizione

Dal parcheggio si raggiungono le paline indicative dell’itinerario e si svolta a sinistra imboccando il largo sentiero delimitato da uno steccato che passa di fianco ad una piccola baita e, subito dopo, attraversa il torrente su un ponte in legno. Con un percorso pressoché rettilineo e con poca pendenza si arriva ad uno slargo nel bosco dove si può vedere il salto della prima cascata del Rutor (1682 m) e da qui, proseguendo nel bosco, si giunge ad un aperto pascolo dove si trova la baita di Parcet (1778 m) alla quale si continua salendo la fiancata erbosa alla sinistra. Si arriva così ad un bivio nei pressi di un ponte con accanto delle paline (1845 m) alle quali si tiene la sinistra e si continua sul sentiero il cui fondo diventa un po’ pietroso e attraversa un tratto di bassa vegetazione; compiuti alcuni tornanti, dai quali si vedono begli scorci del Monta Bianco e delle cime adiacenti, si svolta a sinistra sia al bivio per la seconda cascata, che si può vedere con una breve deviazione (1987 m), che a quello successivo per la terza cascata che, anche questa, si può vedere con una deviazione di pochi minuti (2016 m). Risaliti alcuni tornanti si arriva ad un bivio segnalato da una palina (2111 m) alla quale si devia a destra per tagliare con qualche saliscendi la fiancata della montagna e, dopo un breve semicerchio, si scende a raggiungere il torrente che si attraversa su un ponte di legno; il sentiero prosegue in un bel valloncello arrivando ad un bivio (2166 m) alla cui palina si devia a sinistra e si risale una dorsale erbosa alla cui sommità si gode una bella vista del sottostante Plan de la Lière. Si entra così nel vallone di Bella Combe e, lasciata alla sinistra una traccia (2218 m) e superato un rudere di una baita (2315 m),  proseguendo verso il suo fondo si arriva in breve al primo lago di Belle Combe (2383 m) che si contorna sulla destra camminando al di sopra di esso; in seguito ci si abbassa di poco e si arriva in vista del secondo lago che, dopo una breve discesa, si raggiunge e al cui emissario termina il sentiero (2388 m).

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