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Domhütte – Randa, Vallese (CH)
Quota | 2946 |
Dislivello | 1404 |
Difficoltà | EE |
Segnavia | Bolli bianco-azzurri |
Tempo | 4h00′ |
Questa bella gita è consigliata ad escursionisti esperti in quanto si svolge per circa metà percorso su normale sentiero e per il resto su un tracciato molto esposto e ripido ma ben attrezzato, con cavi d’acciaio, scalette, e gradini in ferro, e sempre ben marcato; iniziando dai pascoli e dai boschi di conifere del fondovalle si arrivano a superare, nella parte più impegnativa, alti e verticali speroni rocciosi che arrivano ad una grande pietraia adducente al piccolo ma accogliente rifugio. Il panorama già dalla partenza si preannuncia eccezionale con la vista del versante nord dei Breithorn e della grande seraccata che scende dal Weisshorn per divenire sempre più ampio allargandosi sino al rifugio da dove si possono ammirare i 4000 che, da ovest a nord, circondano la conca di Zermatt. Sulle paline segnaletiche che si trovano sulla prima parte dell’itinerario si trova a volte solo l’indicazione per l’Europahütte essendo questo in comune per i due rifugi sino alla quota di 2244 m.
Avvicinamento
Dall’Italia si raggiunge la Svizzera dal valico del Sempione o del Gran San Bernardo e, proseguendo sulla strada di fondovalle del Vallese, si seguono le indicazioni per Visp dove si trova lo svincolo per Zermatt e Saas Fee. Giunti a Stalden si trova una rotonda alla quale si devia a destra verso la valle di Zermatt e, proseguendo verso l’alta valle, si arriva a Randa; qui si entra in paese dirigendosi verso la piccola stazione ferroviaria dove si trova un comodo parcheggio coperto (a pagamento) e dove si può lasciare l’auto.
Descrizione
Usciti dal parcheggio si svolta a sinistra e si sale alla strada che entra nell’abitato trovando subito le paline indicative dell’itinerario; si continua dunque sulla destra e subito al primo bivio si devia a sinistra passando tra le case sino ad arrivare ad una stradina che sale a destra col cartello di divieto di transito e con le indicazioni ben visibili. Imboccata la strada ci si alza tra le ben curate abitazioni del villaggio arrivando davanti ad una grande baita in legno da dove, sulla sinistra, continua il sentiero indicato da un’indicazione in legno; usciti nei pascoli superiori si continua in traverso e ci si avvicina all’alveo del torrente che si attraversa su un ponte di legno (1545 m) oltre il quale, in prossimità di un altro bivio con paline, si continua sulla destra entrando nel bosco. Il sentiero prosegue con buona pendenza guadagnando quota rapidamente lasciando a sinistra il bivio per Gere (1618 m) e poi, oltrepassata una piccola baita, si giunge ad un altro bivio in località Lärchberg (1855 m ) dove si prosegue diritto seguendo la palina con l’indicazione per l’Europahütte. Ora si continua per un lungo tratto nel bosco salendo con pendenza costante e, dopo aver lasciato alla destra un sentiero in prossimità di una palina, si arriva ad una diramazione chiusa da un cancelletto in legno (2174 m) oltre la quale, compiuti alcuni tornanti, c’è l’ultimo bivio al quale si tiene la destra seguendo la paline di colore blu per la Domhütte (2244 m). Dopo qualche decina di minuti si lascia a sinistra il sentiero per l’Europahütte per chi proviene dall’alto e ci si avvicina ad una bastionata rocciosa che si aggira alla base e, con pendenza più accentuata, la si risale sulla ripida fiancata erbosa alla destra; ci si avvicina poi, risalendo alcune roccette esposte, ad una piccolo colatoio che si attraversa a sinistra arrivando ad un promontorio erboso e si continua per poco verso una piccolo cresta rocciosa dove inizia il tratto attrezzato (2446 m). Si risale la cresta per qualche decina di metri aiutati da funi metalliche su rocce esposte per poi traversare a sinistra su placche un po’ lisce e andare a prendere un’altra cresta dove, anche qui aiutati dalle funi e da qualche gradino in ferro, si arriva nella sua parte superiore ad una scala metallica abbastanza alta oltre la quale si arriva in breve ad un grande ometto di pietre. Qui finisce il tratto attrezzato dopo il quale ci si immette in una vasta e ripida pietraia che si rimonta su buona traccia rimanendo un po’ spostati verso destra ed arrivati ad un poco pronunciato sperone la pendenza si attenua dopo di che, deviando sulla destra, si arriva a scorgere il rifugio che si raggiunge facilmente in pochi minuti.
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