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Bivacco Antoldi e Malvezzi – Cogne (AO)
Quota | 2886 |
Dislivello | 1261 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 15 |
Tempo | 4h15′ |
Escursione molto lunga che sale ad un bel bivacco in legno e lamiera con dodici posti su tavolato situato alla testata di un solitario vallone che garantisce ambienti selvaggi dove è facile vedere esemplari di fauna alpina. Il percorso sale per la gran parte con dolci pendenze che aumentano però sensibilmente nella parte alta in prossimità della prima morena; le zone franose e sassose si attraversano senza difficoltà essendo ben segnate anche se a tratti si trovano pietre un po’ instabili. Il panorama è ravvicinato sulle incombenti vette che fanno da corona all’alto vallone e comprendono da est la Punta Senge, l’Ondezana, le Torri del Gran S. Pietro, di Sant’Andrea e di Sant’Orso per terminare con le Punte Patrì a nord-ovest; verso nord, inoltre si ha uno scorcio sul lontano Gran Combin e su Garin, Emilius e Tersiva.
Avvicinamento
Si percorre la A5 Torino-Aosta e si supera la barriera di Aosta est per uscire al casello successivo di Aosta ovest; qui si prende la direzione per Cogne e, raggiuntolo, si prosegue seguendo le indicazioni per la frazione di Lillaz dove, all’inizio dell’abitato, si devia a destra passando di fianco al campeggio dietro al quale si trova un posteggio sul cui piazzale si trovano le paline ed un pannello con la mappa degli itinerari della zona.
Descrizione
Imboccata la strada la si percorre per un breve tratto tralasciando il sentiero per le cascate arrivando ad un ponte di legno che si attraversa e, seguendo il bollo giallo su un sasso, si prosegue con moderata pendenza sulla comoda mulattiera. Giunti all’altezza di un bivio in prossimità di una palina (1706 m) si tiene la destra dove la mulattiera diventa un sentiero e si addentra nel bosco; la salita continua su buon sentiero che sale, sempre con lieve pendenza, a mezzacosta attraversando qualche ruscello ed una zona franosa che si attraversa per arrivare, dopo un lungo tratto pressoché rettilineo, ad un bivio segnalato da una palina (1909 m). Ignorata la deviazione a sinistra si continua diritto attraversando un’altra zona franosa ben segnata da bolli gialli e ometti proseguendo verso il fondo della lunga vallata e, oltrepassata un ultima frana sotto una bastionata rocciosa, il sentiero sale con qualche tornante sostenuto da muretti a secco. Appena dopo si trova un grande masso con un bollo giallo che indica di proseguire alla sinistra su un terreno di erba e sassi dirigendosi verso l’evidente morena davanti a noi. Risalitala con qualche ripido tornante si arriva sul filo e poi si scende arrivando in prossimità di un bivio con un sentiero (2499 m) segnalato da un palo dove si rimane sulla destra per camminare poco distanti da un’alta bastionata rocciosa dalla quale scende una cascata; raggiunta una seconda morena la si risale su ripido terreno pietroso per superare, dopo un pianetto, ancora un costone morenico dal quale si vede già la parte bassa del piccolo ghiacciaio di Valeille. Alla sommità del costone si vede la testata del vallone con la parte più alta del ghiacciaio ed il percorso, deviando sulla destra, risale un ultimo pendio sassoso alla sommità del quale si arriva al bivacco che si vede solo all’ultimo momento.
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