Balmenhorn, bivacco Giordano – Gressoney (AO)

22 agosto 2010 at 17:04

giancarlo

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Quota:       4202 m

Dislivello: 1062 m

Difficoltà:      PD -

 

 
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Altimetria e dettagli

 

Classica e frequentata ascensione che si può effettuare anche in giornata e che ci porta ad una cima che si trova poco sotto il Colle del Lys tra alcuni 4000 del gruppo del Monte Rosa Durante la salita non si incontrano particolari difficoltà tecniche ma bisogna prestare molta attenzione nel tratto iniziale del ghiacciaio del Garstelet dove si trovano numerosi crepacci; con temperature elevate bisogna altresì tenersi a distanza dai grandi seracchi che si trovano sulle fiancate della Piramide Vincent. Il panorama e l’ambiente attraversato garantiscono una spettacolare salita adatta a coloro che vogliono avvicinarsi al mondo dell’alpinismo e dell’alta quota. Al ritorno ed avendo il tempo si può completare la giornata compiendo una breve deviazione verso il rifugio Gnifetti e, invece che tornare dalle roccette, passare anche dal rifugio Mantova dal quale parte un sentiero che ritorna sul ghiacciaio iniziale.

 Avvicinamento

L’accesso alla partenza può essere effettuato sia da Alagna Valsesia percorrendo la a-26 Genova-Gravellona Toce e, uscendo a Romagnano Sesia seguire le indicazioni per Varallo ed Alagna, sia dalla Valle d’Aosta percorrendo la A-5 Torino-Aosta e, uscendo al Casello di Pont St. Martin seguire le indicazioni per Grassoney la Trinité e la frazione di Staffal.  Dalle due località si prendono gli impianti di risalita che confluiscono al Passo dei Salati e da qui la funivia che arriva ai piedi del ghiacciaio di Indren.

Descrizione

Dall’arrivo della funivia si scende di qualche metro e, traversando una piccola pietraia, si raggiunge la lingua del ghiacciaio dal quale si inizia un ampio semicerchio verso sinistra passando tra i piccoli crepacci paralleli al senso di marcia; traversando i pendii sotto la Punta Giordani e la più imponente Piramide Vincent ci si indirizza verso l’alta bastionata rocciosa alla sinistra e più precisamente verso una evidente cengia obliqua. Raggiuntala si inizia la sua risalita dove la presenza di canaponi e scalette aiutano la progressione sulle ripide roccette dalla cui sommità si mette piede sul ghiacciaio superiore; dalla parte opposta si vede già il rifugio Gnifetti la cui traccia si lascia alla sinistra per risalire direttamente il ghiacciaio del Garstelet sul quale bisogna prestare molta attenzione ai numerosi crepacci che si trovano perpendicolari al senso di marcia; a seconda della traccia, sempre presente, si compiono larghi tornanti alternati a tratti di salita più diretti su pendenze abbastanza sostenute dove si rimane però a debita distanza dai grandi seracchi incombenti alla nostra destra sul versante settentrionale della Piramide Vincent. Giunti ad una quota di circa 4000 m si devia sulla destra entrando nella conca glaciale delimitata dalla Piramide Vincent, Colle Vincent e Balmenhorn il cui isolotto si distingue chiaramente alla sinistra. Addentrandosi nella conca ci si sposta gradatamente alla sinistra risalendo a semicerchio il pendio nevoso per arrivare al colletto; qui si risale per una decina di metri il tratto attrezzato sulle roccette giungendo in breve in vetta dove si trova una grande statua del Cristo delle Vette e, poco al di sotto, il bivacco Giordano. Durante la discesa, arrivati nella parte bassa del ghiacciaio del Garstelet si può passare, rimanendo sulla traccia di destra, al panoramico rifugio Gnifetti (3620 m) situato su un isolotto roccioso al centro del ghiacciaio; da qui si scendono le roccette attrezzate per rimettere piede sul ghiacciaio e, dirigendosi direttamente verso il basso si raggiunge il vicino rifugio Città di Mantova (3471 m). Dal rifugio si scende alla sinistra seguendo la traccia indicata dagli ometti che contorna un basso promontorio pietroso dirigendosi, in leggera discesa a mezzacosta, verso il ghiacciaio dell’inizio della salita; questo si raggiunge alla fine del traverso con una discesa agevolata da corde fisse che ci riportano appunto sulle tracce dell’andata sul ghiacciaio alla base del quale si trova l’arrivo della funivia.

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