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Laghi Pinter – Champoluc (AO)
Quota | 2705 |
Dislivello | 1154 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 11A, Alta Via 1, GSW |
Tempo | 3h00′ |
Questi laghi si trovano poco al di sotto del Colle Pinter e sono racchiusi in un piccolo pianoro ai piedi dell’imponente Testa Grigia; il suo raggiungimento, non comportando alcuna difficoltà, è consigliato a tutti gli escursionisti anche se l’itinerario si può accorciare sia come dislivello che come percorrenza utilizzando gli impianti di risalita. Però per gustare appieno dei magnifici ambienti che si incontrano, conviene senz’altro iniziare l’escursione dalla piazzetta di Champoluc: infatti dalle baite di Frante in poi si attraversano caratteristici villaggi con belle case walser e bellissimi pascoli verdeggianti.
Avvicinamento
Si percorre al A-5 Torino-Aosta uscendo al acsello di Verres dove, entrati nell’abitato si seguono le indicazioni per la Valle d’Ayas e Champoluc. Qui giunti dopo aver risalito tutta la valle si lascia l’auto in uno dei vari parcheggi e si raggiunge la chiesa alla sinistra della quale inizia l’escursione.
Descrizione
Dal lato destro della chiesa, dove si trovano le paline delle escursioni della zona, ci si alza verso una stradina asfaltata che si alza tra le case; dopo un breve tratto essa si trasforma in sentiero che prosegue nel bel bosco di conifere passando da una cappelletta ed in seguito attraversa una pista di sci. Passati dalla parte opposta si arriva in breve alle baite di Frante (1987 m) dove si tiene la destra proseguendo sulla mulattiera che si abbandona prendendo un sentiero che in seguito si stacca sulla sinistra (1950 m). Il percorso si dirige verso il caratteristico villaggio di Cuneaz (2067 m) che si attraversa passando tra i vecchi “rascard” e, dopo aver lasciato sulla sinistra una stradina che porta ad una soprastante baita, si inoltra a mezzacosta nel verde vallone di Cuneaz. In questo tratto si ignora il sentiero che si abbassa verso destra (2169 m) continuando a tagliare il pendio di pascoli risalendo un canalino erboso che si trova tra due piccole bastionate rocciose per sbucare nella parte alta del vallone dove, raggiunto il piccolo pianoro, si passa sull’altro versante. Qui si risale un lungo pendio erboso verso sinistra che culmina con un ripido canale di sfasciumi dove si trova una corda che aiuta in caso di terreno bagnato o scivoloso; al suo termine si attraversa il torrentello e si continua tra le balze erbose dove, superato un bivio con un sentiero che proviene da sinistra (2693 m), si cammina ancora per pochi metri arrivando ad un piccolo pianoro. Qui, in corrispondenza di un sasso con i bolli gialli, si abbandona il sentiero principale deviando a destra e dopo qualche decina di metri si arriva al primo lago alla cui destra, di poco distante, si trova il secondo, più piccolo e che a stagione avanzata si può trovare quasi asciutto, mentre poco più avanti c’è il lago superiore che è il più esteso dei tre.
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