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Bivacco Lateltin – Champoluc (AO)
Quota | 3123 |
Dislivello | 1563 |
Difficoltà | E |
Segnavia | 11B |
Tempo | 4h15′ |
Il bivacco Ulrich Lateltin è una grande costruzione a semibotte con 24 posti su tavolato con la struttura di legno rivestita di metallo ed è fornito, oltre che di materassi e coperte, anche di gas per la cucina. Il lungo itinerario per il suo raggiungimento si svolge in un bellissimo vallone dove si passa per caratteristici villaggi, verdi pascoli ed un colle che mette in comunicazione con la valle di Gressoney; il panorama rimane chiuso solo sul gruppo del Rosa, che è coperto alle spalle del bivacco dal monte Pinter, mentre per il resto si può spaziare sulle innumerevoli vette e vallate piemontesi e valdostane tra cui i vicini fondovalle di Champoluc e Gressoney. Il percorso è frequentato e ben segnato dove bisogna solo prestare attenzione nei tratti di terriccio e sassi mobili che si trovano a partire dal Colle Pinter.
Avvicinamento
Si percorre al A-5 Torino-Aosta uscendo al acsello di Verres dove, entrati nell’abitato si seguono le indicazioni per la Valle d’Ayas e Champoluc. Qui giunti dopo aver risalito tutta la valle si lascia l’auto in uno dei vari parcheggi e si raggiunge la chiesa alla sinistra della quale inizia l’escursione.
Descrizione
Dal lato destro della chiesa, dove si trovano le paline delle escursioni della zona, ci si alza verso una stradina asfaltata che si alza tra le case; dopo un breve tratto essa si trasforma in sentiero che prosegue nel bel bosco di conifere passando da una cappelletta ed in seguito attraversa una pista di sci. Passati dalla parte opposta si arriva in breve alle baite di Frante (1987 m) dove si tiene la destra proseguendo sulla mulattiera che si abbandona prendendo un sentiero che in seguito si stacca sulla sinistra (1950 m). Il percorso si dirige verso il caratteristico villaggio di Cuneaz (2067 m) che si attraversa passando tra i vecchi “rascard” e, dopo aver lasciato sulla sinistra una stradina che porta ad una soprastante baita, si inoltra a mezzacosta nel verde vallone di Cuneaz. In questo tratto si ignora il sentiero che si abbassa verso destra (2169 m) continuando a tagliare il pendio di pascoli risalendo un canalino erboso che si trova tra due piccole bastionate rocciose per sbucare nella parte alta del vallone dove, raggiunto il piccolo pianoro, si passa sull’altro versante. Qui si risale un lungo pendio erboso verso sinistra che culmina con un ripido canale di sfasciumi dove si trova una corda che aiuta in caso di terreno bagnato o scivoloso; al suo termine si attraversa il torrentello e si continua tra le balze erbose dove, superato un bivio con un sentiero che proviene da sinistra (2693 m), ci si dirige verso un canale pietroso sulla sinistra alla cui sommità si trova il Colle Pinter (2780 m). Alla sinistra degli ometti si prende il sentiero ch si dirige verso la fiancata della montagna e la rimonta con alcuni tornanti sulla pendenza che aumenta gradatamente; quando il sentiero spiana un po’ si contorna poi una costola pietrosa con un traverso e ci si indirizza verso un ripido canale di sfasciumi che si rimonta con numerose svolte arrivando ad una piccola spalla dove, più dolcemente, si continua con percorso panoramico verso la larga cresta di rocce rotte. Giunti ad una grossa pietra (3122 m) si trovano le indicazioni per il bivacco che ci fanno deviare a destra; dopo qualche minuto di cammino, indirizzandosi verso la ben visibile croce metallica, si raggiunge in breve il panoramico bivacco.
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